29/02/2016

Strumenti di e-procurement per la Supply Chain Finance

Lo scenario del credito ha subito un profondo cambiamento a seguito della crisi economico-finanziaria del 2008.

Dal lato delle banche il comitato di Basilea ha riformato l’assetto regolamentare internazionale in materia di patrimonio e liquidità, al fine di promuovere un sistema bancario più solido; come conseguenza sono state introdotte anche regole più restrittive per l’erogazione del credito, finalizzate alla riduzione dei rischi di insolvenza e al contenimento delle sofferenze.

 

Si è così creato un circolo vizioso per cui l’allungamento del tempo dei pagamenti, la scarsità di denaro circolante e un accesso al credito sempre più difficile e oneroso, hanno avuto un impatto sulle filiere produttive compromettendone talvolta la stabilità e colpendo soprattutto il mondo delle micro, piccole e medie imprese.

Da qui nasce l’esigenza  di trovare  soluzioni e modelli di valutazione Electric Teapots del rischio in grado di attenuare  gli effetti della limitata solidità del singolo attore facendo leva sulle relazioni di filiera in cui è coinvolto.

Il Politecnico di Milano ha istituito nel 2013 un nuovo Osservatorio denominato “Supply Chain Finance” con  lo scopo di analizzare il fenomeno e di proporre soluzioni,

Con il termine “Supply Chain Finance” l’Osservatorio intende un “mix di modelli, soluzioni e servizi finalizzati all’ottimizzazione delle prestazioni finanziarie applicabili all’interno di relazioni di business tra organizzazioni che interagiscono nell’ambito di specifiche Supply Chain (o filiere)”

Il lavoro di indagine ha verificato la crescita delle sofferenze dei crediti alle imprese dal 3% nel 2008 al 12% nel 2013, una contrazione costante dell’erogazione del credito e un aumento del costo di accesso, in Italia superiore a paesi come Francia e Germania e alla media UE.

Le soluzioni di Supply Chain Finance individuate dall’Osservatorio mirano a ridurre lo sbilanciamento tra domanda e offerta di capitale puntando sulle relazioni di filiera di cui vengono analizzate le dinamiche e le interazioni di business al fine di proporre paradigmi collaborativi innovativi

In sintesi i modelli sono i seguenti:

Anticipo Fattura: richiesta a un istituto finanziario di anticipare una parte di una fattura incassandone il rimanente a maturità.

Factoring: contratto con un istituto finanziario per farsi anticipare una serie di fatture, cedendone o meno la proprietà.

Reverse Factoring: contratto con un istituto finanziario, per far anticipare ai propri fornitori fatture approvate, aumentando i propri tempi di pagamento.

Reverse Factoring Evoluto: simile al Reverse Factoring tradizionale, ma con una maggiore condivisione di informazioni, per anticipare fatture in modo flessibile e ridurre il tasso di interesse.

Camera di Compensazione: un ente raccoglie informazioni sulle transazioni commerciali di un insieme di imprese per permettere il finanziamento del consolidato di cui è garante.

Dynamic Discounting: negoziazione tra cliente e fornitore di un pagamento anticipato in cambio di uno sconto sul valore nominale della fattura.

Anticipo Fattura “extrabancario”: una fattura approvata caricata su una piattaforma cloud viene anticipata da una terza parte (fondo di investimento, trader o singolo investitore).

Vendor Managed Inventory: un fornitore monitora il livello di scorte presso un cliente ed effettua consegne autonomamente secondo vincoli contrattuali predefiniti.

Consignment Stock: un fornitore mantiene la proprietà dei beni consegnati al cliente fino a quando questi non vengono prelevati dal cliente.

Collaborative Planning, Forecasting and Replenishment: fornitore e cliente pianificano la domanda in modo collaborativo per evitare previsioni inaccurate e rifornimenti indipendenti.

Al di là di soluzioni già disponibili sul mercato internazionale attraverso piattaforme più o meno complesse ed evolute e alla luce di primi esempi di accordi tra imprese e istituti finanziari già stipulati anche in ambito nazionale, viene proposto il contributo che alcuni strumenti di e-procurement, completamente dematerializzati e basati su tecnologia web, possono fornire a questi temi.

La gestione elettronica dei fornitori, intesa come raccolta organica di fascicoli digitali strutturati che compongono l’Albo Fornitori, per un’azienda costituisce la modalità per radiografare i suoi fornitori sul piano normativo, produttivo, prestazionale e finanziario.

Rappresenta uno strumento affidabile di supporto in un’operazione di Reverse Factoring evoluto che l’azienda cliente, attraverso l’accordo con un istituto finanziario, voglia intraprendere a favore dei suoi fornitori, soprattutto quelli micro, piccoli e medi che hanno difficoltà ad accedere direttamente al credito.

L’obiettivo è l’erogazione dell’anticipo di una fattura approvata a un fornitore in crisi di liquidità. Attraverso la condivisione via web dell’Albo Fornitori digitale dell’azienda cliente, l’istituto finanziario accede alle informazioni utili a valutare tutte le componenti di rischio in modo da poter decidere di erogare l’anticipo e applicare dinamicamente, fattura per fattura, il tasso di interesse minimo compatibile con i parametri di qualità e affidabilità del fornitore riscontrati dall’Albo, dove vengono sistematicamente aggiornati.

L’istituto finanziario consulta il fascicolo del fornitore su parametri di “vendor rating” e su parametri finanziari.

L’azienda cliente usa l’Albo per effettuare il normale esercizio di gestione dei propri fornitori mentre l’istituto finanziario ha accesso ai dati del fornitore senza oneri di ricerca e attraverso una vista dei dati, magari comprensivi di specifici KPI, personalizzata ai propri requisiti.

L’accesso alle informazioni contenute nel fascicolo elettronico del fornitore permette di minimizzare il rischio anche per l’erogazione di prestiti e finanziamenti.

L’altro aspetto di e-procurement utile alla Supply Chain Finance è la gestione del ciclo del contratto e dell’ordine. Il contratto e l’ordine nati digitali sono mostrati via web al fornitore per velocizzare il processo di accettazione e permettere al fornitore di pianificare e predisporre per tempo la fornitura.

Le operazioni di entrata merci e SAL conseguenti alla effettuazione della fornitura sono condivise tra cliente e fornitore e la fattura compilata o allegata on-line è immediatamente visibile alle parti per essere analizzata e ottenere tempestivamente l’approvazione, permettendo di avere a disposizione il tempo necessario a valutare le eventuali opzioni alternative di pagamento (anticipi, reverse factoring, ecc.).

Tra l’approvazione della fattura e il pagamento, può essere attivata una piattaforma di Dynamic Discounting dedicata, per focalizzare le modalità di pagamento di una o più fatture, sostituendo la pratica corrente di pagamento anticipato; si tratta di una soluzione non strategica, con un orizzonte di breve periodo e con applicazione spot il cui obiettivo è quello di riequilibrare le posizioni finanziarie tra cliente e fornitore permettendo al cliente in possesso di liquidità di anticipare i pagamenti a fronte di sconti e al fornitore in crisi di liquidità di fare uno sconto a fronte di un anticipo di pagamento che eviti il ricorso a finanziamenti esterni.

La piattaforma di Dynamic Discounting è condivisa tra cliente e fornitore e duue le parti possono applicare autonomamente il modello operando sia sulla singola fattura che su un piano di fatturazione con parametri non necessariamente definiti nelle clausole contrattuali iniziali ma quantificati al momento in funzione della situazione ambientale.

Successivamente, le parti possono condividere gli altri passi del processo: il confronto e l’armonizzazione dei parametri utilizzati, la negoziazione delle condizioni e la loro accettazione, gli eventi di pagamento.

Il metodo prescinde dal possesso di un sistema informatico di Supply Chain che però, se disponibile, può aumentarne l’efficacia attraverso una gestione accurata dei flussi di beni e di servizi.