02/07/2016

Gli Acquisti verso la Digital Transformation

Sei domande ad ADACI
Associazione Italiana Acquisti e Supply Management

intervista a quattro mani con
Massimo Acanfora, Cnsigliere e Tesoriere Adaci Piemonte e Responsabile Comunicazione e Immagine
Federica Dallanoce, Consigliere Nazionale e Referente delle relazioni con le Associazioni e degli eventi

 Ci puo’ descrivere in poche parole chi è ADACI e quanti e quali figure associative rappresenta in Italia?

Risponde Massimo Acanfora : Da oltre 50 anni Adaci è l’associazione di riferimento per i professionisti del procurement e della supply chain, ampliamo contenuto professionale e di esperienze. La collaborazione è qualcosa che i professionisti della supply chain conoscono bene. Sono particolarmente abili a sfruttare questa competenza e a a diffondere apprendimenti, best-practice per accelerare lo sviluppo professionale.

 

Il vostro recente evento Negotiorum Fucina si è occupato del futuro della funzione acquisti. In che modo stanno cambiando in azienda le figura del responsabile acquisti e di supply chain?

Secondo Federica Dallanoce, Il Chief Procurement Officer oppure il Supply Chain Manager giocano un ruolo fondamentale, per realizzare gli obiettivi di Business e allineare tutta la filiera dei fornitori alla customer value proposition. Il Valore per il Cliente sta mutando repentinamente per cui i professionisti devono essere reattivi, veloci e supportivi. Comunicare con le altre funzioni diventa fondamentale, i professionisti della S.C. devono essere abili a far capire i contenuti della propria professione alle altre funzioni, portare innovazione, efficienza e velocità di decisione. La digital transformation anche in questa funzione è un tema attuale e sulla scrivania del procurement.

Registrate un allineamento sostanziale rispetto a quanto sta accadendo negli altri grandi Paesi Europei?

Anche il panorama internazionale è sempre più competitivo dice Massimo Acanfora, e il valore del responsabile acquisti e del responsabile di SCM è quello di saper generare saving, efficienza in modo appropriato, di offrire alternative e quindi negoziare prezzo, qualità e flessibilità per incrementare la resilienza lungo la catena di fornitura..

Che contributo si aspetta il vostro Associato dalla tecnologia informatica, in termini di efficacia operativa?

Massimo Acanfora sottolinea che la trasparenza e affidabilità dei processi e delle informazioni, linearità delle soluzioni per fare di più con meno risorse.
La tecnologia informatica è un alleato del professional SCM un supporto fattivo per gestire situazioni complesse e in divenire. Il supporto è in due direzioni la velocità delle informazioni e nella ricerca di informazioni al di fuori dell’azienda. In questo contesto il S.C.M diventa sempre più “social” e opera sempre più in un network e community di professionals.

Rilevate differenze significative nell’approccio alle funzioni acquisti e supply chain tra le aziende medio-grandi e le Pmi?

Riprende Federica Dallanoce: Sicuramente sul processo decisionale e sulla velocità e coordinamento. Le PMI hanno una concentrazione di delega per cui acquistano in velocità decisionale, anche con meno informazioni. Nelle medie e grandi aziende i processi sono più complessi, le richieste sono divise fra più interlocutori ed è più difficile decidere tempestivamente, se non si hanno dati e informazioni aggiornati e trasparenti.

Che peso hanno l’aggiornamento e la formazione per le figure professionali da voi rappresentate?

Sempre Federica Dallanoce: I settori e le tecnologie stanno cambiando metodi di lavoro e i prodotti; è inevitabile una evoluzione in termini di approccio a 360 gradi al mondo del procurement e del SCM, le aziende sempre più stanno gestendo internamente più fornitori con prodotti che viaggiano con tempi di business diversi. È necessario aggiornare le competenze necessarie per affrontare il futuro. La tavola dei professori universitari, svoltasi durante il Negotiorum Fucina, ha sostenuto le competenze future del procurement riprendendo il significato della parola ADACI come la sintesi dei concetti:
A ccountability
D igital transformation
A chiving Excellence
C ommunity
nnovation
L’innovazione e la formazione continua sono e saranno due trend concreti su cui sperimentare l’apporto di contenuti della professione e dell’Associazione.

In conclusione :
Un incontro in cui sono riunite belle menti e talenti, non può che essere una occasione di condivisione informazioni e contenuti, è dallo scambio di idee che nascono intuizioni.

Intervista a cura di A. Meneghello – Delaini & Partners http://www.neuronasaservice.it/dep/wcmnes.nsf/It/N031_Adaci