23/09/2016

Internazionalizzazione degli acquisti e saggio di sviluppo economico dei vari Paesi

Internazionalizzazione degli acquisti e saggio di sviluppo economico dei vari Paesi 

In un sistema economico sempre più globale e competitivo, una delle scelte strategiche del buyer è decidere dove comprare, sapendo che la dinamica evolutiva dei mercati può cambiare nel tempo la convenienza delle sue scelte. Ogni compratore deve analizzare periodicamente le opportunità offerte dai vari mercati e comprare dove conviene farlo, minimizzando costi totali e rischi. La transizione locale-regionale-globale o domestic-nearshore-offshore non è semplice, implica scelte oculate ed economicamente irreversibili nel breve periodo, flessibilità organizzativa e adeguate capacità gestionali.

Negli anni ’50 comprare all’estero ciò che era reperibile localmente, era quasi sacrilego; negli anni 2000 lo slogan USA era: se non compri o delocalizzi in Cina il fallimento è quasi certo. Attualmente la Cina è meno competitiva e Vietnam e Paesi limitrofi sono la meta di molti compratori. In futuro alcuni Paesi africani competeranno con quelli del Far-East, dopo di che faremo scouting nella , , nostra galassia.

I motivi che stanno alla base dell’internazionalizzazione degli acquisti sono sostanzialmente tre:

■   prezzi minori causa il minor costo della manodopera e utilities,

■  economie di scala dovute alle maggiori quantità prodotte e metodologie produttive  utilizzate,

■  beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente.

Il differenziale del costo del lavoro si va progressivamente riducendo e tra vent’anni rappresenterà una variabile minore, sostanzialmente compensata dal differenziale dei costi logistici. L’impatto delle economie di scala continuerà a rilevare, soprattutto in relazione all’offerta cinese, caratterizzata da una domanda interna molto elevata; ma anche in questo caso il suo effetto sarà parzialmente compensato dall’aumento del costo delle scorte associato agli acquisti offshore.

Per quanto attiene alla terza motivazione: “beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente”, non è ragionevole prevedere variazioni sostanziali nel prossimo futuro. Le materie prime continueranno a mancare in determinati Paesi e le soluzioni innovative riguarderanno un sempre maggior numero di protagonisti e Paesi. La distribuzione in real-time dell’informazione, riduce costantemente il time-to-market dei follower ovvero il tempo che essi impiegano a “copiare” i prodotti lanciati dai leader e questi saranno sempre più spinti ad innovare per riprendersi quel vantaggio competitivo che consente maggiori margini di guadagno.

C’è quindi da aspettarsi una continua proliferazione dell’innovazione sia di prodotto che di processo, un’ulteriore riduzione del ciclo di vita dei prodotti e un maggior rischio di obsolescenza delle scorte di magazzino. L’attività di market intelligence del buyer dovrà quindi diventare più frequente e sistematica e tener conto di un sempre maggior numero di variabili.

Per lo sviluppo internazionale delle aziende sono previsti voucher internazionalizzazione ed è possibile informarsi perso il centro estero della camera di commercio, ad esempio presso il CEIP. E’ possibile contattare ADACI per conoscere le opportunità per gli acquisti e agli approvvigionamenti all’estero nella logica a matrice Kraljic.

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