ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management
10/02/2017

Il Negotiorum Fucina: una storia di successo – Da Approvvigionare Novembre 2016

Sembrava impossibile, quattro anni fa, quando ho avuto l’idea di organizzare un convegno interattivo che mettesse in campo le esperienze professionali dei soci ADACI, che potesse raggiungere i lusinghieri risultati della IV edizione svoltasi a Verona (quasi 300 partecipanti, 8 tavole rotonde parallele partecipate e di alto contenuto, oltre 25 aziende partner ed oltre 250 speed meeting).

Ricordo che, quando presentai per la prima volta l’idea del progetto ai miei colleghi di ADACI, era forte il timore di non riuscire ad organizzarlo convenientemente ed a coinvolgere culturalmente e professionalmente il mondo associativo con quello delle imprese e degli studi, ricercando insieme concrete ed efficaci modalità di lavoro, con l’obiettivo comune di ampliare la gamma di conoscenze ed interessi reciproci.

La principale difficoltà, poi, fu in realtà di riuscire a “spiegarlo”, a trasferire la visione, che avevo chiara e limpida, agli altri consiglieri e colleghi di ADACI. Fu difficile, ma già dalla prima edizione del 2013, la risposta positiva del «mercato» diradò ogni dubbio e spiazzò gli scettici. Le innovazioni richiedono coraggio e perseveranza.

“Nihil difficile volenti”, niente è difficile se lo vuoi, di ovidiana memoria, è stato sicuramente alla base del successo. Solo grazie alla tenacia e ad un coinvolgimento organizzativo continuo e progressivo, partito dal Consiglio della Sezione Toscana e Umbria ed ampliatosi poi a tutta l’Associazione, siamo riusciti a rendere pienamente l’idea iniziale del “Negotiorum Fucina”, che ha dispiegato le sue potenzialità, rivelandosi una storia di successo. Nelle quattro edizioni finora tenute ha richiamato un’ampia ed intensa partecipazione, , , mostrando quanta voglia ci sia di rimettere in moto e finalizzare opportunamente le capacità e le energie dei professionisti aziendali.

 

 


 

La consapevolezza che l’uomo voglia e stia riacquistando una sua identità basata sui valori più importanti, per cui si afferma la volontà di partecipare più attivamente agli eventi sociali, anziché limitarsi ad essere solo spettatore. In pratica, il vissuto del Fucina non è diverso da quello che è accaduto con i social network rispetto alla televisione.

I partecipanti al Negotiorum Fucina vogliono condividere attivamente le proprie esperienze, confrontandole e mettendole al servizio degli altri professionisti e non solo restare ad ascoltare «esperti» in un convegno a platea.

Gli organi direttivi di un’associazione hanno il compito ed il dovere di capire le esigenze dei soci e di offrire loro le opportunità per soddisfarle. Per questo, condivisione e coinvolgimento sono stati le parole e gli atteggiamenti utilizzati per lanciare il progetto.
Il socio è il centro dell’associazione e desidera essere protagonista; non essere più passivo, facendo tappezzeria, ma diventare un portatore di contenuti e di idee.

Credo sia questa la chiave del successo del Negotiorum Fucina, ma anche del futuro dell’associazione. Un’ADACI che non sia solo per pochi visibili, ma per tanti partecipativi. Vedere giorno per giorno nascere e crescere il Negotiorum Fucina è stata un’esperienza stressante, ma appassionante.

Grazie all’aiuto di un gruppo di soci impavidi (generali, colonnelli ed efficienti luogotenenti, come scherzosamente amiamo definirci), abbiamo condiviso un’esperienza comune intensa e di grande soddisfazione, creando legami che sono divenuti rapidamente da amici. Infatti, a distanza di 4 anni, il team del Fucina ha sviluppato una tale profondità di relazioni da permettere di scambiare informazioni ed esperienze professionali in modo amichevole ed associativamente positivo.

Le Tavole – aree tematiche scelte e realizzate grazie al supporto/apporto dei “generali, colonnelli e pianificatori” – sono il nocciolo centrale del Fucina, motori ed attrattori dei partecipanti e delle aziende partner. La loro costituzione contempera gli interessi di attualità con una visione sul futuro: nel 2016 sono state 4 di Industry/Filiera (Alimentare, Manifatturiero Evoluto, Facility e ICT, Chimico Farmaceutico e Industriale) e 4 di contenuto/tema (Tecnologia Lean, Risk Management, Logistica ed Internazionalizzazione).

Davvero stupenda è stata la chiusura della giornata di venerdì 17 giugno (nonostante l’abbinamento temuto dalla superstizione), quando le storie di vita raccontate in plenaria sono state condivise con tutti i partecipanti e si sono tramutate nel ricordo collettivo del Fucina.

Rappresentante di un’imprenditoria di successo, Michele Bauli (Vice Presidente di Bauli SpA e Vice Presidente di Confindustria Verona) ha raccontato in modo avvincente l’avventura di una famiglia e di un’azienda nata da una pasticceria artigianale 80 anni fa e cresciuta fino a diventare un brand leader in tutto il mondo: davvero un classico e perfetto case study aziendale.

Il testimonial sportivo, punto fermo del Fucina, quest’anno è stato davvero ben “azzeccato”. Infatti, Niccolò Campriani (Medaglia oro ed argento alle Olimpiadi di Londra 2012 nel Tiro a segno con la Carabina) ha catturato l’attenzione della platea raccontando la sua storia con una semplicità ed una modestia tali da rendere evidente quanto siano importanti ed istruttive le esperienze sportive, che costituiscono un efficace compendio di know how trasferibile dallo sport al mondo aziendale. Chi, infatti, meglio di un Campione sportivo può spiegare quali siano le leve da utilizzare per poter raggiungere un risultato di alto valore, valorizzando al meglio le proprie competenze e caratteristiche personali?

“Ricordati di dimenticare la paura” (2013 Arnoldo Mondadori Editore) non è solo il libro di Niccolò Campriani, ma anche un messaggio ai manager, che spesso devono prendere decisioni importanti per la vita delle aziende e controllare lo stress e le emozioni:come accade prima dell’ultimo colpo da sparare che, comunque vada, non modificherà il valore dell’individuo rendendolo… un uomo felice.

In pratica abbiamo fatto un “10 bello” come dice Petra Zublasing, compagna di Niccolò Campriani, oltre che anche lei campionessa di tiro.

Alle Olimpiadi di Rio (in agosto, due mesi dopo la loro partecipazione al Fucina) entrambi hanno dimostrato sia come atleti che come persone il loro valore, che va oltre il punteggio ottenuto e la classifica sportiva.

Sinceramente, ho provato un’enorme emozione nel seguire le gare di Niccolò ed ho esultato per le sue 2 medaglie d’oro vinte con semplicità e modestia. Davvero un esempio di vita.

Direi che l’ingrediente segreto del Fucina è l’assetto dinamico delle Tavole: ogni Tavola gestisce in modo autonomo la scelta delle tematiche da trattare, le relative analisi e discussioni,avendo chiaro l’obiettivo di realizzare un vero e proprio laboratorio, che assicura contributi di competenze ed esperienze con continuità, oltre a temi attuali del settore in esame.
ADACI sceglie la tipologia delle tavole in base alle richieste dei soci, alla settorialità ed agli interessi del mercato. In qualità di ideatore e promotore dell’evento mi rendo disponibile per sviluppare e realizzare da 4 anni il progetto. Grazie al contributo di Federica Dallanoce, in qualità di coordinatrice (PM) Eventi e importante motore degli eventi ADACI, e dei rispettivi “generali”, con una piattaforma di contatti e comunicazioni dirette riusciamo a coinvolgere l’interesse sul progetto. Il progetto è un percorso di meeting, incontri, scambi e sono la forza del Negotiorum Fucina. I team sono spontanei e auto organizzati. Ogni team sceglie il proprio generale ed i colonnelli che li guideranno nella realizzazione del progetto e svilupperanno la tavola che verrà presentata al Fucina.

Che fatica, ma che bel progetto!

Sono i soci coloro che sceglieranno gli argomenti delle singole tavole proponendoli attivamente.

Un grazie ai pianificatori, figure preziose che utilizzano la competenza del sourcing in altro campo collaterale: hanno un ruolo rilevante.

Il Fucina, come in azienda, ha dimostrato che la stretta collaborazione tra generale, pianificatore e comando centrale rappresenta un punto saldo nell’organizzazione della supply chain.

Un bel modo per testare le proprie capacità.

Nelle prime tre edizioni l’iniziale folta presenza di soci toscani ed umbri si deve non solo alla vicinanza territoriale, ma anche al Consiglio della Sezione Toscana ed Umbria nel creare una condivisione che ha favorito la nascita di un gruppo di amici che, identificandosi in un progetto, è riuscito a diventare una squadra vincente, che si muove con entusiasmo nel coinvolgere i soci e coloro che si avvicinano al Negotiorum Fucina.

Maledetti Toscani … e Umbri.
Un sincero ringraziamento a tutti i consiglieri ed ai soci ADACI, sia della Sezione Toscana e Umbria, sia delle altre Sezioni, che hanno accettato e condiviso la folle idea di creare un progetto innovativo.

Per diventare attraenti ed appetibili avevamo la necessità di “far crescere” il Negotiorum Fucina sia nei contenuti che nel coinvolgimento attivo dei soci e dei professionisti del settore.

Quando Christian Bolzon (Presidente della Sezione ADACI Tre Venezie) ha avuto il coraggio di proporsi per organizzare la quarta edizione, sono stato davvero contento ed ho chiesto a tutti di supportare gli amici del Triveneto in questa sfida, che insieme abbiamo vinto sia organizzativamente che professionalmente.

Ricordando le parole di Papa Francesco, tutti dobbiamo prendere un remo ed iniziare a remare, perché anche il Papa rema per portare la barca fuori da situazioni difficili.

Quest’anno il FUCINA, è diventato “grande”, grazie al fattivo aiuto e supporto dei consiglieri della Sezione ADACI Tre Venezie, ben integrati con la squadra dei toscani ed umbri, che avevano alle spalle l’organizzazione e l’esperienza delle passate tre edizioni.

Non possiamo, poi, dimenticare l’aiuto significativo della Sezione ADACI Emilia Romagna e Marche, sia nell’organizzazione che nella partecipazione; inoltre, il coinvolgimento delle altre Sezioni ADACI (Piemonte, Lombardia e Liguria, Centro e Sud Italia) hanno dimostrato che questo progetto ha ormai, per fortuna, una vera caratterizzazione nazionale.

Questa comunione di intenti, con la condivisione delle difficoltà e delle forze necessarie per superarle in un clima amichevole – mettendo in gioco valori e competenze professionali -, che si è instaurata tra i soci ADACI delle varie sezioni regionali, ha contribuito a rinnovare lo spirito associativo.

Questa è stata per me la vittoria più grande e che non dovremmo dimenticare, perché dobbiamo essere un FIORE e non semplici PETALI, mettendoci a disposizione della squadra comune, ciascuno con le proprie disponibilità e capacità. Ed io sono davvero onorato ed orgoglioso di essere stato il capitano di questo ambizioso progetto.
Ringrazio i vari Generali delle tavole del Fucina: in primis Federica Dallanoce (RISK), che è stata davvero un’ottima direttrice di orchestra; Paolo Marnoni (Facility, ICT e Servizi), che ha creduto fin da subito nel progetto; Serena Persiani Acerbo (Alimentare), Marco Venturi coadiuvato da Mauro Guiducci e Renata Zanettini (Lean); Angelo De Simoi coadiuvato da Maria Ruggeri (Logistica); Lorella Danese e Sergio Donalisio (Internazionalizzazione); Mario De Leva e Rodrigo Delgadillo (Manifatturiero Evoluto);

Paolo Berionni, Nevio Benetello e Fabio Innocenti

(Chimico-Farmaceutico ed Industriale); i pianificatori che sono l’anima dell’organizzazione del Fucina come Francesca Volpi, Adriano Salaris, Federica Camurri, Luigi Scaglia

(anima ed organizzatore degli speed meeting), Riccardo Rossi, Giancarlo Landi ed i vari colonnelli quali Cesare Zinanni, Paolo Musso, Ivo Marian, Natale Frizzarin, Gianni Robinelli, Nicola Turetta, Roberto Crippa; tutti i partecipanti che hanno portato con semplicità e disponibilità le loro esperienze al servizio degli altri.

Un particolare ringraziamento al Presidente di ADACI Renzo Zarantonello, che mi ha supportato e spesso sopportato nella promozione del Fucina, che talvolta ho spinto con una tenacia a volte forse eccessiva all’interno dell’Associazione, per evitare che il progetto potesse arenarsi nei meandri dei diversi pensieri e punti di vista.

Accompagnare il Fucina a Verona è stato come accompagnare alle Scuole Medie mio figlio Gianluca, che essendo diventato un ragazzino, preferisce avere una maggiore indipendenza rispetto a quella che aveva alle scuole elementari. Sono felice che cresca, ma posso dirvi che è davvero difficile staccarsi da quello che si è creato e cresciuto.
Lo scambio delle esperienze positive e negative sono il vero motore del Negotiorum Fucina; infatti, basandosi su casi reali e pratici la discussione diventa subito fruibile dai partecipanti per risolvere problematiche reali. La possibilità di facile interazione diventa altresì la chiave per sentirsi coinvolti in modo attivo in un progetto.

La possibilità di analizzare, confrontare, comprendere diversi punti di vista in un clima gradevole, amichevole e culturalmente elevato, genera un coinvolgimento positivo alla partecipazione e alla discussione, accrescendola di ulteriori interessanti esperienze. Non solo un posto in platea, ma una parte da attore: protagonista o non, comunque attore.

Davvero coinvolgente dal punto di vista culturale è stato il “salotto introduttivo al Fucina” con i Professori universitari – Fabrizio Baldassarre (Università di Bari), Paolo Barbieri (Università di Bologna), Luciano Fratocchi (Università dell’Aquila), Alessandro Pagano (Università di Urbino), Vieri Maestrini (Politecnico Milano) -, ben moderati dalla padrona di casa del convegno Federica Dallanoce.

Gli argomenti trattati potranno e dovranno essere approfonditi tra i partecipanti nelle successive tavole – Adotta una Tavola – nelle stanze virtuali del Castellum del sito associativo adaci.it e nelle sessioni di approfondimenti del Fucinandum.

ADACI, attraverso l’importante ed accreditato network di professionisti associati e l’esperienza del Negotiorum Fucina, fa sì che nasca un nuovo naturale strumento per la condivisione delle esperienze culturali e professionali in un clima sereno e costruttivo.

Stimolare lo sviluppo delle idee ed ampliare gli orizzonti professionali, ponendo il focus sulle diverse funzioni aziendali e sul Mondo Accademico, questo il desiderio e l’obiettivo atteso, attraverso la collaborazione professionale con top manager e culturale con i professori universitari.

I “Maestri”, da qui il nome Magister (arrivato alla terza edizione, che si terrà a Torino l’11 novembre 2016), scelti ed invitati dal Comitato Scientifico ADACI, si confronteranno in modo attivo nelle tavole rotonde separate (top manager e professori universitari), per poi dar vita ad un confronto aperto tra il pensiero aziendale e quello culturale.

Alea iacta est, il dado è tratto …ora sarà nostro compito coinvolgere le altre associazioni per costruire un convegno sempre più completo ed accattivante. Aggiungendo alle tavole dei top manager e dei professori universitari quella dei presidenti delle associazioni professionali.

Queste però sono altre storie che proveremo a scrivere e raccontare prossimamente.
Rinnovarsi e mettersi in gioco significa diventare e restare vincenti.

Le aziende partner, ci piace chiamarle così e non sponsor, hanno visto nell’evento Negotiorum Fucina la possibilità di essere parte di un progetto e non di fare solo presenza.

In pratica, la differenza che passa tra un cartellone pubblicitario ed uno spot del vecchio e caro “Carosello”, dove le aziende erano presentate con un sorriso ed attraverso un messaggio incastonato nella professionalità degli attori.

Le formule di “business matching” e di “speed meeting” adottate hanno contribuito a promuovere le adesioni all’evento degli operatori degli acquisti e delle aziende sponsor, entrambi interessati ad incontrarsi.

Infatti, tali metodologie hanno certamente aiutato la partecipazione delle aziende. Gli speed meeting sono un’ottima possibilità di conoscere i partecipanti al convegno: 10 minuti sono sufficienti per capire una prima opportunità di business, da sviluppare successivamente in altre sedi.

Resta certo che le migliori possibilità di contatti e/o opportunità nascono partecipando alle tavole. In pratica, vivendo attivamente il Negotiorum Fucina dall’interno e non solo aspettando fuori.

Ecco perché chiediamo alle aziende partner di partecipare con più persone e con il loro responsabile acquisti.

A tal proposito,“Castellum” ed il Progetto Opportunity sono le piattaforme in cui i soci potranno curiosare e navigare, tra sale virtuali, per scambiare esperienze e cercare cultura e/o opportunità di business.

La partecipazione a vario titolo delle aziende che hanno creduto nel progetto, oltre che a finanziare la realizzazione del Negotiorum Fucina, permette di creare opportunità commerciali e di partnership.

Le aziende partner che desiderano promuovere i loro prodotti/servizi hanno la possibilità di adottare una tavola, diventando parte attiva alla sua realizzazione ed al suo sviluppo.

Il Negotiorum Fucina, pur essendo un evento di successo, deve essere aiutato a svilupparsi,ad evolversi …a crescere,insomma. Stiamo pensando ad un nuovo progetto dove le aziende potranno acquisire maggiori contatti commerciali ed opportunità privilegiate nei confronti del network di ADACI
[Vedi alle pag. 31-32 l’articolo su «Opportunity ADACI»]

Ma questo è un altro sogno .. o forse no.

Chiudo rispondendo alla domanda fattami durante l’intervista “Qual é il Fucina più bello?” Non ho dubbi, semplicemente… il prossimo; sul quale già stiamo lavorando.

Buon Fucina a tutti!