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ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Cosa riserva il 2018 per i nostri budget previsionali? [Video]

Le aspettative per il 2018, se ne è parlato al Workshop tenutosi in Kohler presso lo stabilimento Lombardini Srl di Reggio Emilia. Tradizionale incontro d’autunno che ha dato agli oltre trecento partecipanti, amministratori d’azienda, manager degli approvvigionamenti, economisti e analisti di mercato, l’opportunità di scambiarsi  informazioni,  confrontarsi e conoscere mercati, disponibilità, prezzi, tendenze e stime previsionali.

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Catalogo di formazione 2018

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Cerchiamo personale!

Cerchiamo personale! Aperta ricerca… Cerchiamo una persona che abbia voglia di provare una PMI dinamica e in evoluzione. Siamo un’azienda Proattiva che progetta, pianifica contenuti formativi con un Team motivato e votato alla Soddisfazione del Cliente.

Opportunity Adaci – Un’opportunità di crescita comune – Da Approvvigionare Novembre 2016

ADACI, nell’ottica di fornire un utile servizio ai propri Soci ed alle loro Aziende, ha lanciato il progetto «OPPORTUNITY», che vuol essere qualcosa di più e di diverso dal solito Network in cui si mettono in contatto domanda e offerta, ma rappresentare un nuovo modo di creare e sviluppare ‘opportunità’ di business.
Perché? Perché un altro network, perché si dovrebbe farne parte, perché una nuova piattaforma? Queste domande sorgono spontanee in chi vede nascere l’ennesimo network, che promette mirabilia, ma che spesso può apparire come generatore di contatti inutili e di spam.
La risposta ADACI si focalizza su tre punti fondamentali, che la caratterizzano: Genesi, Idea e Progetto.

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Internazionalizzazione degli acquisti e saggio di sviluppo economico dei vari Paesi – Da Approvvigionare Novembre 2016

In un sistema economico sempre più globale e competitivo, una delle scelte strategiche del buyer è decidere dove comprare, sapendo che la dinamica evolutiva dei mercati può cambiare nel tempo la convenienza delle sue scelte. Ogni compratore deve analizzare periodicamente le opportunità offerte dai vari mercati e comprare dove conviene farlo, minimizzando costi totali e rischi. La transizione locale-regionale-globale o domestic-nearshore-offshore non è semplice, implica scelte oculate ed economicamente irreversibili nel breve periodo, flessibilità organizzativa e adeguate capacità gestionali.
Negli anni ’50 comprare all’estero ciò che era reperibile localmente, era quasi sacrilego; negli anni 2000 lo slogan USA era: “se non compri o delocalizzi in Cina il fallimento è quasi certo.” Attualmente la Cina è meno competitiva e Vietnam e Paesi limitrofi sono la meta di molti compratori. In futuro alcuni Paesi africani competeranno con quelli del Far-East, dopo di che faremo scouting nella nostra galassia.
I motivi alla base dell’internazionalizzazione degli acquisti sono sostanzialmente tre: prezzi minori, a causa del minor costo di manodopera e utilities; economie di scala, dovute alle maggiori quantità prodotte e alle metodologie produttive utilizzate; beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente.
Il differenziale del costo del lavoro si va progressivamente riducendo e tra vent’anni rappresenterà una variabile minore, sostanzialmente compensata dal differenziale dei costi logistici. L’impatto delle economie di scala continuerà a rilevare, soprattutto in relazione all’offerta cinese, caratterizzata da una domanda interna molto elevata; ma anche in questo caso il suo effetto sarà parzialmente compensato dall’aumento del costo delle scorte associato agli acquisti offshore.
Per quanto attiene alla terza motivazione – beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente – non è ragionevole prevedere variazioni sostanziali nel prossimo futuro. Le materie prime continueranno a mancare in determinati Paesi e le soluzioni innovative riguarderanno un sempre maggior numero di protagonisti e Paesi. La distribuzione in real-time dell’informazione riduce costantemente il time-to-market dei follower, ovvero il tempo che essi impiegano a “copiare” i prodotti lanciati dai leader, e questi saranno sempre più spinti ad innovare per riprendersi quel vantaggio competitivo che consente maggiori margini di guadagno.

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Il futuro della Professione: Procurement e Supply Chain Manager – Da Approvvigionare Novembre 2016

Il IV Negotiorum Fucina 2016 si è aperto in “plenaria” con una tavola rotonda di professori universitari, il cui dibattito sul tema del futuro della professione del Procurement e Supply Chain Manager. Dopo i ringraziamenti di rito – a nome del Presidente ADACI Renzo Zarantonello e del Comitato Scientifico del Fucina – al team di professori che ha accettato di partecipare dell’evento, Federica Dallanoce (Consigliere nazionale ADACI e PM Eventi) ha introdotto la discussione con una breve presentazione, ponendo domande e coordinandone lo svolgimento.
«Viviamo in un’epoca di forti e rapidi cambiamenti, trascinati da una digitalizzazione sempre più pervasiva. Come la ferrovia ha cambiato il modo di muoversi dell’umanità, così la digitalizzazione trasforma e rinnova ogni competenza, portando a business model inaspettati. Anche procurement e supply chain ne sono investiti, per la continua innovazione di materiali e normative, nonché la volatilità dei prezzi. Nelle filiere produttive stravolge il verso dei margini. Guardiamo nell’automotive: oggi il peso dell’elettronica supera il 50%, domani con Google CAR i valori potrebbero essere ancora più sbilanciati. Quali fattori incideranno sui cambiamenti futuri e quali trend ed indirizzi sono già in atto? Quale peso e quali andamenti di prezzo porteranno tecnologie ‘mobile’, ‘big data’ e ‘Internet of things’ che stanno trasformando i processi di business e le piattaforme tecnologiche, rimodellando le modalità con le quali viene gestita la relazione con i clienti, la sicurezza, la supply chain? E, traducendo la riflessione in azioni ed obiettivi concreti, quali novità si annunciano? Avendo riguardo, in particolare, ai temi in argomento in questo convegno: riduzione dei costi; nuove opportunità di business; internazionalizzazione; localizzazione; savings; relazioni con clienti; contenimento dei rischi.»
Intervento di: Luciano Fratocchi – Università dell’Aquila – Professore Associato di Ingegneria Economico-gestionale.
Che succede nel procurement delle aziende italiane?
Negli ultimi anni, il ruolo del procurement nella gestione aziendale è ulteriormente cresciuto, rafforzando il suo fondamentale contributo alla creazione ed al mantenimento del vantaggio competitivo delle aziende manifatturiere. Ciò è il risultato di una pluralità di elementi, in primo luogo l’evoluzione dei processi di globalizzazione che – pur persistendo e caratterizzando i principali settori industriali – hanno imposto serie riflessioni a causa dei non infrequenti casi di supply chain disruption dovuti ad eventi naturali e politico-sociali. Conseguentemente, si è registrato un significativo ripensamento delle strategie di acquisto dei materiali e dei servizi, che si è talvolta accompagnato anche ad una revisione critica delle scelte di out-sourcing, dimostratesi non sempre l’attesa panacea per i problemi gestionali delle imprese.
Allo stesso tempo, si assiste ad una sempre maggiore diffusione delle tecnologie informatiche e di comunicazione, che ormai fanno parte integrante dei prodotti, come dimostra il diffondersi dell’Internet delle cose e, più in generale, dei principi di Industria 4.0.

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Il Negotiorum Fucina: una storia di successo – Da Approvvigionare Novembre 2016

Sembrava impossibile, quattro anni fa, quando ho avuto l’idea di organizzare un convegno interattivo che mettesse in campo le esperienze professionali dei soci ADACI, che potesse raggiungere i lusinghieri risultati della IV edizione svoltasi a Verona (quasi 300 partecipanti, 8 tavole rotonde parallele partecipate e di alto contenuto, oltre 25 aziende partner ed oltre 250 speed meeting). Ricordo che, quando presentai per la prima volta l’idea del progetto ai miei colleghi di ADACI, era forte il timore di non riuscire ad organizzarlo convenientemente ed a coinvolgere culturalmente e professionalmente il mondo associativo con quello delle imprese e degli studi, ricercando insieme concrete ed efficaci modalità di lavoro, con l’obiettivo comune di ampliare la gamma di conoscenze ed interessi reciproci. La principale difficoltà, poi, fu in realtà di riuscire a “spiegarlo”, a trasferire la visione, che avevo chiara e limpida, agli altri consiglieri e colleghi di ADACI. Fu difficile, ma già dalla prima edizione del 2013, la risposta positiva del «mercato» diradò ogni dubbio e spiazzò gli scettici. Le innovazioni richiedono coraggio e perseveranza. “Nihil difficile volenti”, niente è difficile se lo vuoi, di ovidiana memoria, è stato sicuramente alla base del successo. Solo grazie alla tenacia e ad un coinvolgimento organizzativo continuo e progressivo, partito dal Consiglio della Sezione Toscana e Umbria ed ampliatosi poi a tutta l’Associazione, siamo riusciti a rendere pienamente l’idea iniziale del “Negotiorum Fucina”, che ha dispiegato le sue potenzialità, rivelandosi una storia di successo. Nelle quattro edizioni finora tenute ha richiamato un’ampia ed intensa partecipazione, , , mostrando quanta voglia ci sia di rimettere in moto e finalizzare opportunamente le capacità e le energie dei professionisti aziendali.

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ADACI, Fucina: idee, esperienze, visione – Da Approvvigionare Novembre 2016

Se è vero, come si dice, che è nelle difficoltà e nelle emergenze che meglio si esprime il “genio” italico e che dalle crisi e dalle avversità si alimenta ed emerge lo spirito della solidarietà e della condivisione, l’esperienza degli incontri annuali ADACI del “Negotiorum Fucina” continua a darcene viva e persistente testimonianza. In controtendenza, rispetto ai segni negativi e stagnanti dell’economia – che non hanno mancato di farsi sentire anche per le associazioni professionali nel rapporto con le aziende – il “Fucina” si è rivelato, fin dalla sua prima edizione nel 2013, come l’evento di punta e di successo delle attività di ADACI. Il Fucina è stato ideato e voluto fortemente da Fabrizio Santini, Presidente della Sezione ADACI Toscana ed Umbria ed instancabile organizzatore di un’ampia gamma di eventi associativi, ove le tematiche culturali e professionali si alimentano e rinnovano nel continuo dialogo e confronto tra saperi accademici e prassi aziendali. Organizzato per tre anni sulle colline toscane di San Miniato, grazie alla collaborazione dei Consiglieri della Sezione, si è progressivamente consolidato, coinvolgendo ed appassionando i migliori talenti delle altre Sezioni. Nella sua quarta edizione, quest’anno, il cambio di sede, che poteva apparire un rischio, ha invece rivelato nuovi fattori di potenziamento e di successo della manifestazione, portando la partecipazione ai massimi livelli storici. «Nihil difficile volenti»: il motto adottato funziona; i numeri del riepilogo e del grafico a lato lo esprimono chiaramente. Numeri che danno immediatamente la misura del successo dell’evento, tanto più se si considera che il numero dei partecipanti supera di oltre il 60% quello già rilevante delle precedenti edizioni. È come se la nuova sede, al centro della pianura padana (l’Hotel Villa Quaranta, in Valpolicella, tra Verona ed il lago di Garda) avesse risvegliato nuove energie nei soci e negli organi associativi, proiettandole sulla comunità di riferimento (professionale, aziendale, accademica), anche grazie all’entusiasmo ed all’impegno messo in campo dallo staff organizzativo, che ha saputo fornire risposte sempre adeguate alle necessità, pur dovendo far fronte ad una partecipazione crescente fino alla vigilia dell’evento e che si è rivelata prossima al limite di capienza delle strutture disponibili.

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Costruttori di futuro – Da Approvvigionare Novembre 2014 

La struttura delle Tavole del Negotiorum Fucina prevede che vi sia un nucleo stabile di lavoro, costituito da soci ADACI, comprendente in genere: un moderatore, alcuni relatori ed un numero variabile di partecipanti proattivi (gruppo aperto, purché ciascuno si impegni a fornire concreti contributi). Tali ruoli sono, peraltro, mobili ed intercambiabili, in relazione alla disponibilità offerta da ciascuno. Ogni Tavola gestisce in modo autonomo la scelta delle tematiche da trattare, le relative analisi e discussioni ed il loro resoconto periodico, avendo chiaro e rispettando l’obiettivo di realizzare un vero e proprio laboratorio, cui assicurare contributi di competenze ed esperienze con continuità, seguendo gli sviluppi più aggiornati del settore in esame. Quanto coltivato e messo a frutto nelle Tavole viene poi condiviso con il network ADACI e, tramite l’organizzazione di eventi associativi – quali il “Fucina”, in primis – con tutta la comunità professionalmente interessata (imprese ed università). ADACI sceglie la tipologia delle tavole in base alle richieste formulate dai soci, alla settorialità ed agli interessi del mercato. Fabrizio Santini, in qualità di ideatore e promotore dell’evento, convoca in conference call coloro che hanno manifestato l’interesse alla partecipazione al progetto. È da questi incontri telefonici che nasce la forza dirompente del Negotiorum Fucina. Sono i partecipanti alla conference call telefonica che eleggono il loro generale ed i loro colonnelli, che li guideranno nella realizzazione del progetto e svilupperanno la tavola prescelta nei numeri e nei contenuti, preoccupandosi nello stesso tempo di interagire con i generali delle altre tavole per rendere omogeneo il messaggio del Fucina.

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L’officina delle idee – Da Approvvigionare Novembre 2014

Intervista a Fabrizio Santini – Presidente Sezione ADACI Toscana/Umbria. Da alcuni anni il nostro paese sta soffrendo una pesante e pervasiva crisi economica, i cui effetti si sono fatti sentire anche nella nostra associazione, con un forte calo dei soci iscritti e dei partecipanti ai corsi di formazione. In questo panorama il “Negotiorum Fucina” – che tu hai ideato e tenacemente perseguito – si è rivelato in piena controtendenza, avendo richiamato in entrambe le edizioni finora tenute un’ampia ed intensa partecipazione, mostrando quanta voglia ci sia di rimettere in moto e finalizzare opportunamente le capacità e le energie dei professionisti aziendali. Nell’introdurre gli articoli dedicati al “Fucina” – che costituiscono la parte centrale di questa edizione di “APPROVVIGIONARE” – conoscere le tue riflessioni ed il tuo agire ci sembra essenziale non solo per comprendere appieno quanto accaduto, ma soprattutto per trarne suggerimenti per le prospettive future di ADACI.

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