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ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

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FORMARE….RISPARMIANDO

Perché è importante fare formazione? Nel corso degli anni ci è più volte capitato di dover rispondere a questa domanda. Per noi di Adaci Formanagement la risposta è sempre stata semplice: un’azienda che forma il proprio personale è un’azienda che investe, e un’azienda che investe è un’azienda vincente.

In molte aziende la formazione del personale è vista come un costo aggiuntivo e non come una chiave di successo funzionale alla salvaguardia della competitività aziendale. Investire in formazione infatti significa motivare e gratificare le proprie risorse, sviluppare talenti, potenziare le conoscenze e le competenze.

Ma da dove si comincia per rendere la formazione una vera arma vincente?
Il primo passo è quello della valutazione delle competenze e delle potenzialità delle proprie risorse mediante un assessment tecnico rivolto alle persone che si intendono coinvolgere. E’ infatti determinante verificare le eventuali discrasie tra le conoscenze e le competenze possedute dai singoli e quelle necessarie per svolgere l’incarico ricoperto in azienda (o quello che la direzione intende assegnare al soggetto). Sulla base di un assessment approfondito si progetta il percorso formativo, che terrà conto di una serie di variabili:
• la necessità di creare uno zoccolo duro uniforme di conoscenze per tutti gli addetti e/o i responsabili della funzione o delle funzioni per cui si intende erogare il percorso formativo
• la costruzione di percorsi nei quali siano presenti numerose esercitazioni e project work per rendere la formazione più esperienziale e, dunque, riuscire nell’intento di trasmettere non solo conoscenza ma anche strumenti operativi che alimentano la competenza
• l’attenzione alle caratteristiche individuali emerse dalla fase di assessment e, dunque, la presenza nel percorso di momenti formativi nei quali i singoli abbiano l’opportunità di colmare le loro lacune o di approfondire specifiche tematiche
• la predisposizione di percorsi che possiedano, in nuce, le caratteristiche della formazione continua, dunque sessioni di aula seguite da approfondimenti in webinar, questionari di verifica da somministrare prima, durante e al termine del percorso.

Al termine della fase di progettazione e della valorizzazione economica delle attività previste accade talora che il costo complessivo dell’intervento formativo sia superiore al budget disponibile. Occorre però non perdere di vista l’obiettivo finale della formazione, ovvero i vantaggi futuri che ne deriveranno per la competitività aziendale.

Per supportare le aziende a sostenere i costi dell’intervento formativo ci viene in aiuto la formazione finanziata, ovvero il finanziamento da parte dei Fondi Interprofessionali dei costi reali sostenuti dalle aziende aderenti. Oggi esistono molti Fondi Interprofessionali collegati ai diversi settori economici (terziario, industria, agricoltura, ecc.). L’adesione ai fondi è gratuita e volontaria e avviene con una semplice comunicazione all’INPS. Dopo l’adesione, l’INPS verserà al Fondo Interprofessionale lo 0,30% dei contributi mensili versati dall’azienda; questi importi andranno a confluire in un conto intestato all’azienda stessa, cosiddetto conto formazione, e potranno essere utilizzati per finanziare la formazione delle proprie risorse.

Per avere l’opportunità di accedere ai fondi, è necessario procedere ad una lunga serie di attività che hanno l’obbligo di essere documentate e inserite nell’area riservata presente sul sito del Fondo Interprofessionale a cui si è scelto di aderire. Queste attività sono, nell’ordine:
• iscrizione dell’azienda all’area riservata presente sulla piattaforma del Fondo
• presentazione di un piano formativo aziendale completo di: motivazioni alla base dell’intervento, obiettivi specifici della formazione, declinazione del piano in azioni formative, elenco dei dipendenti interessati dalla formazione, costo complessivo dell’intervento
• presa in carico e validazione del progetto da parte del Fondo
• erogazione della formazione
• valutazione dell’intervento formativo
• pagamento di tutti i fornitori
• rendicontazione del piano formativo
• controllo, da parte del Fondo, di tutta la documentazione presentata e successivo rimborso all’azienda della totalità o di quota parte dei costi sostenuti.

La presentazione, la gestione e la rendicontazione di un piano formativo sono attività che richiedono un notevole dispendio di tempo e una importante mole di documentazione da predisporre. Questo è il motivo per cui spesso le aziende stabiliscono, dietro pagamento di un compenso anch’esso finanziabile all’interno del piano presentato, di affidare a società terze tutte le pratiche necessarie all’ottenimento del finanziamento.

Oggi il costo della formazione non può più essere una giustificazione per impedire al proprio personale di formarsi, aggiornarsi e crescere culturalmente e professionalmente, per se stesso e per la competitività della propria azienda.

Articolo scritto da: Patrizia Maisto – ADACI FORMANAGEMENT Srl S.U.

Per conoscere i nostri corsi guarda il Catalogo Formazione 2018

Per maggiori informazioni:
Segreteria Corsi ADACI FORMANAGEMENT
tel. 02 400 72 474 (int. 4)
e-mail: segreteriacorsi@adaci.it
sito web: https://shop.adaciformanagement.it/

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Lavoro: a Firenze si cerca uno specialista dell’ufficio acquisti f&b

Riceviamo e condividiamo la ricerca di seguito indicata:

Descrizione della mansione: lo specialista dell’ufficio acquisti, in base alle esigenze manifestate dalla linea produttiva, definisce gli accordi commerciali e quadro relativi all’approvvigionamento dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento delle attività aziendali. Supporta il responsabile nella pianificazione degli acquisti in base alle esigenze aziendali e dei clienti interni.

La risorsa proviene da realtà strutturate e contribuirà all’implementazione del processo degli acquisti.

Attività 

• Individua i potenziali fornitori e analizza le offerte in rapporto ai parametri quali quantitativi.
• Gestisce la negoziazione e le relazioni con i fornitori finalizzate all’obbiettivo aziendale senza rassicurare il rapporto, ricercando anche lo sviluppo dei rapporti di partnership.
• Verifica il rispetto delle procedure e condizioni concordate.
• Mantiene i rapporti con le società fornitrici
• Monitora e revisiona l’andamento di tutti i contratti di fornitura e somministrazione (utenze), e le eventuali offerte presenti sul mercato.

 Relazioni

• Direttore Ufficio acquisti
• F&B Manager
• Direttori funzioni centrali
• Direttori strutture
• Fornitori

Inviare CV all’indirizzo sez.toscana@adaci.it nell’oggetto indicare Ricerca FIFB

Comunicato stampa – ADACI festeggia l’anniversario dei 50 anni con un record di presenze per la VI ed. del Negotiorum Fucina

Al Negotiorum Fucina, appena concluso a Brescia, sono intervenuti oltre 400 professionisti provenienti da tutta Italia e da realtà commerciali nazionali e internazionali che comprendono oltre 20 settori di attività diverse. E’ stato un vero e proprio successo sia in termini di presenze, qualità dei relatori e contenuti, una due giorni di full immersion nel mondo degli acquisti e del supply management articolata da una serie di incontri in plenaria presieduti da relatori d’eccezione, tavole tematiche di approfondimento e incontri commerciali one to one.

Il cuore pulsante della VI edizione del Negotiorum Fucina sono state le tavole rotonde che rappresentano un momento fondamentale di arricchimento culturale e professionale.

I partecipanti hanno contribuito con un confronto diretto e uno scambio generativo di idee e approfondimenti in 12 tavole tematiche, che hanno spaziato dal settore Chimico e Farmaceutico, agli approfondimenti in tema di Risk Management e di Internazionalizzazione per passare ai temi legati al Facility, ICT e Servizi come la Pubblica Amministrazione, il settore del Travel Management, all’alimentare per terminare con il Manifatturiero evoluto e l’industria 4.0.

I ruoli sempre più rilevanti per il Direttore Acquisti e del Supply Manager nella gestione della catena di fornitura e delle richieste interne, dalla progettazione, alla produzione, al marketing e commerciale per la creazione di valore riconosciuto dai Clienti.  Sono Figure  fondamentali all’interno delle aziende e sempre più richieste dal mercato, lo conferma anche il Presidente di Adaci, Fabrizio Santini “Spesso le aziende non cercano buyer perché non si rendono conto dell’importanza del ruolo del buyer– ci ha detto – Perché pensano che l’ufficio  tecnico imponga le scelte, senza rendersi conto che il buyer ha un altro obiettivo, che è quello di far funzionare il prodotto. Gli acquisti hanno l’obiettivo di far funzionare il prodotto ma al minor costo possibile. Noi siamo partiti con un progetto dedicato ai giovani dentro le università parlando della nostra professione, raccontando nelle facoltà vicine a noi, ingegneria ed economia, la professione degli acquisti, per dare loro la possibilità di incontrare aziende, cacciatori di teste e finalizzati alla ricerca di stage e affiancarli nel primo anno d’ingresso nella professione”. “I nostri associati, ha aggiunto Santini, gestiscono 65 miliardi di euro, che non sono pochi. Sommando i fatturati di acquisto dei nostri associati arriviamo a pesare un numero importante.”.

Fondamentale è anche lo sviluppo che ADACI crea per migliorare l’industria 4.0 grazie al lancio di oltre dodici progetti nazionali. Ricorda Federica Dallanoce Segretario Generale di Adaci gli ultimi due progetti  sono l’ADACI Smart, una collaborazione con 23 professori universitari sui temi della supply chain e la CPO LOUNGE ACADEMY, una community moderna dove si vogliono identificare i nuovi linguaggi della supply chain in una serie di incontri riservati ai supply chain manager, ai direttori logistici e ai direttori acquisti. La CPO Lounge  è una piattaforma collaborativa nata fra soci, amici e colleghi con il fine di produrre miglioramenti e riflessioni. Facendo leva sul ruolo all’interno della supply chain, si propone come punto di relazione con altri responsabili di funzione e aziende.

Solo con l’innovazione si può mantenere il vantaggio competitivo delle nostre aziende e si può creare valore. ADACI si posiziona quindi come elemento di passaggio da una cultura di costo ad una cultura di ricavo e profitto.

Paolo Marnoni, Vice presidente di Adaci sottolinea come l’associazione, nel corso del cinquantennio, ha modificato il modus operandi adattandosi all’evoluzione del mondo del lavoro, riconoscendo l’importanza di lavorare sempre più con il web, con l’e-commerce, con piattaforme evolute di gestione del processo di acquisto, con la digitalizzazione e guidando la formazione dei propri soci nell’era dell’Industria 4.0.

Infine Vincenzo Genco Presidente della Sezione Lombardia e Liguria, che ha avuto l’onere e l’impegno di organizzare l’evento, intervistato da Massimo Acanfora Responsabile Comunicazione Adaci, si è dichiarato soddisfatto della riuscita dell’evento grazie anche alla forte presenza di responsabili di funzione e buyer, dell’endorsement di Confindustria Lombardia, rappresentata dal dott. Bonometti, con la necessità di avere figure preparate con un ruolo chiave, alla presenza del Presidente IFPSM Europe José Francisco Garrido Casas: “ Complimenti per il Vs Summit, molto professionale e completo. Mi ha colpito lo spirito e la partecipazione di tutti. Ora ho un quadro completo di ADACI, avrò modo di parlarne al Board della Federazione” federazione presente in 48 paesi. Vincenzo Genco insieme al Presidente Fabrizio Santini si dichiarano soddisfatti per aver pensato in grande a questa edizione  e confermano la prossima edizione il 14-15 giugno 2019 in Lombardia.

Guarda ora l’intervista

Per maggiori informazioni su ADACI visitate il sito, https://www.adaci.it, oppure contattate la Segreteria Nazionale di via Spezia 11 a Milano:

1 72 73 74 75 76 86