Manifatturiero Evoluto

LA SUPPLY CHAIN DAL CLOUD ALLA COMPLIANCE

  1. BlockChain sappiamo cos’è e che impatti può avere nell’area Procurement e Supply Chain ?
  2. Contract Management, digitalizzazione del processo e complessità in un regime di Compliance
  3. eProcurement, Supply Chain collaboration, Supplier Management, come si relazionano con il DGPR e che impatti ci saranno sulle attività di Supply Chain?

Risk Management

RISK MANAGEMENT: CREARE VALORE PER IL FUTURO

  1. Comprendere il rischio della Supply Chain. Allena la business area ad assumere priorità per la gestione dei rischi.
  2. Pensiero e Azione: non basta parlare di rischio per gestirlo. Azioni e casi nei contesti operativi.

Risk Management

IL VALORE DELL’AGILE RISK MANAGEMENT NELL’ECCELLENZA OPERATIVA DELLA SUPPLY CHAIN

Tavola A: Nuove logiche di gestione per perseguire la continuità operativa

Tavola B: Valutazione Rischi: sintesi della Valutazione e collaborazione del management

Chimico Industriale & Farmaceutico

EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE DELLA PROFESSIONE: UN PERCORSO

  1. Dal Cost Savings al Value Creation: i diversi approcci nel pharma procurement / come misurare il valore del procurement (KPI ufficio acquisti).
  2. Innovazione: cosa significa per la nostra funzione? Cosa serve per metterla in pratica? Quali le barriere e le opportunità?

Chimico Industriale & Farmaceutico

UNO SGUARDO SUGLI ACQUISTI INDIRETTI COSIDDETTI SENSIBILI

Tavola A: Car Fleet: un approccio di gestione regionale in un’area di alta criticità

Tavola B: Acquisti indiretti: opportunità e fattori di successo nel mondo dei servizi per la direzione HR

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Laboratorio di Category Management – In aula a Milano

La filosofia e la pratica del category management si è consolidata presso le funzioni acquisti delle aziende di ogni dimensione e appartenenti a tutti i settori di attività economica. La ragione della diffusione di questa modalità di organizzazione della funzione acquisti risiede nella progressiva affermazione della consapevolezza che soltanto professionisti degli acquisti fortemente specializzati in un singolo settore merceologico hanno la possibilità di agire con successo sui mercati d’acquisto. Il buyer che viene “promosso” category manager ha l’assoluta necessità di apprendere le tecniche e le regole chiave dei nuovi compiti che è chiamato ad assolvere: attitudini analitiche, competenze tecniche e contrattuali, strumenti di indagine dei mercati d’acquisto, predisposizione alla gestione di ambiti di fornitura complessi e mutevoli, capacità relazionali all’interno e all’esterno dell’azienda. Esiste di fatto un vademecum tecnico e comportamentale che il category manager deve conoscere ed applicare per affrontare con successo la sua attività.

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Negoziazione: tecniche e psicologia d’acquisto – In aula a Milano

La trattativa non è solo analisi di costi e di indicatori, è anche un mix di tattica, psicologia e comunicazione. E’ l’arte del parlar poco e del far parlare, del cogliere le contraddizioni e i punti di debolezza, della flessibilità mentale e della costruzione delle alternative. Il feeling e l’improvvisazione sono armi spuntate. Essere vincenti significa padroneggiare la situazione, conoscere tattiche e strategie negoziali, prepararsi con attenzione, capire i giochi dell’interlocutore, spiazzarlo e obbligarlo a seguire l’impostazione a noi più favorevole. Il percorso di studio proposto sarà focalizzato sull’analisi e discussione delle possibili tattiche che devono essere attuate in determinati contesti negoziali e su alcuni aspetti psicologici della trattativa compratore-venditore.

Opportunity Adaci – Un’opportunità di crescita comune – Da Approvvigionare Novembre 2016

ADACI, nell’ottica di fornire un utile servizio ai propri Soci ed alle loro Aziende, ha lanciato il progetto «OPPORTUNITY», che vuol essere qualcosa di più e di diverso dal solito Network in cui si mettono in contatto domanda e offerta, ma rappresentare un nuovo modo di creare e sviluppare ‘opportunità’ di business.
Perché? Perché un altro network, perché si dovrebbe farne parte, perché una nuova piattaforma? Queste domande sorgono spontanee in chi vede nascere l’ennesimo network, che promette mirabilia, ma che spesso può apparire come generatore di contatti inutili e di spam.
La risposta ADACI si focalizza su tre punti fondamentali, che la caratterizzano: Genesi, Idea e Progetto.

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Internazionalizzazione degli acquisti e saggio di sviluppo economico dei vari Paesi – Da Approvvigionare Novembre 2016

In un sistema economico sempre più globale e competitivo, una delle scelte strategiche del buyer è decidere dove comprare, sapendo che la dinamica evolutiva dei mercati può cambiare nel tempo la convenienza delle sue scelte. Ogni compratore deve analizzare periodicamente le opportunità offerte dai vari mercati e comprare dove conviene farlo, minimizzando costi totali e rischi. La transizione locale-regionale-globale o domestic-nearshore-offshore non è semplice, implica scelte oculate ed economicamente irreversibili nel breve periodo, flessibilità organizzativa e adeguate capacità gestionali.
Negli anni ’50 comprare all’estero ciò che era reperibile localmente, era quasi sacrilego; negli anni 2000 lo slogan USA era: “se non compri o delocalizzi in Cina il fallimento è quasi certo.” Attualmente la Cina è meno competitiva e Vietnam e Paesi limitrofi sono la meta di molti compratori. In futuro alcuni Paesi africani competeranno con quelli del Far-East, dopo di che faremo scouting nella nostra galassia.
I motivi alla base dell’internazionalizzazione degli acquisti sono sostanzialmente tre: prezzi minori, a causa del minor costo di manodopera e utilities; economie di scala, dovute alle maggiori quantità prodotte e alle metodologie produttive utilizzate; beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente.
Il differenziale del costo del lavoro si va progressivamente riducendo e tra vent’anni rappresenterà una variabile minore, sostanzialmente compensata dal differenziale dei costi logistici. L’impatto delle economie di scala continuerà a rilevare, soprattutto in relazione all’offerta cinese, caratterizzata da una domanda interna molto elevata; ma anche in questo caso il suo effetto sarà parzialmente compensato dall’aumento del costo delle scorte associato agli acquisti offshore.
Per quanto attiene alla terza motivazione – beni o soluzioni tecniche non esistenti localmente – non è ragionevole prevedere variazioni sostanziali nel prossimo futuro. Le materie prime continueranno a mancare in determinati Paesi e le soluzioni innovative riguarderanno un sempre maggior numero di protagonisti e Paesi. La distribuzione in real-time dell’informazione riduce costantemente il time-to-market dei follower, ovvero il tempo che essi impiegano a “copiare” i prodotti lanciati dai leader, e questi saranno sempre più spinti ad innovare per riprendersi quel vantaggio competitivo che consente maggiori margini di guadagno.

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Il futuro della Professione: Procurement e Supply Chain Manager – Da Approvvigionare Novembre 2016

Il IV Negotiorum Fucina 2016 si è aperto in “plenaria” con una tavola rotonda di professori universitari, il cui dibattito sul tema del futuro della professione del Procurement e Supply Chain Manager. Dopo i ringraziamenti di rito – a nome del Presidente ADACI Renzo Zarantonello e del Comitato Scientifico del Fucina – al team di professori che ha accettato di partecipare dell’evento, Federica Dallanoce (Consigliere nazionale ADACI e PM Eventi) ha introdotto la discussione con una breve presentazione, ponendo domande e coordinandone lo svolgimento.
«Viviamo in un’epoca di forti e rapidi cambiamenti, trascinati da una digitalizzazione sempre più pervasiva. Come la ferrovia ha cambiato il modo di muoversi dell’umanità, così la digitalizzazione trasforma e rinnova ogni competenza, portando a business model inaspettati. Anche procurement e supply chain ne sono investiti, per la continua innovazione di materiali e normative, nonché la volatilità dei prezzi. Nelle filiere produttive stravolge il verso dei margini. Guardiamo nell’automotive: oggi il peso dell’elettronica supera il 50%, domani con Google CAR i valori potrebbero essere ancora più sbilanciati. Quali fattori incideranno sui cambiamenti futuri e quali trend ed indirizzi sono già in atto? Quale peso e quali andamenti di prezzo porteranno tecnologie ‘mobile’, ‘big data’ e ‘Internet of things’ che stanno trasformando i processi di business e le piattaforme tecnologiche, rimodellando le modalità con le quali viene gestita la relazione con i clienti, la sicurezza, la supply chain? E, traducendo la riflessione in azioni ed obiettivi concreti, quali novità si annunciano? Avendo riguardo, in particolare, ai temi in argomento in questo convegno: riduzione dei costi; nuove opportunità di business; internazionalizzazione; localizzazione; savings; relazioni con clienti; contenimento dei rischi.»
Intervento di: Luciano Fratocchi – Università dell’Aquila – Professore Associato di Ingegneria Economico-gestionale.
Che succede nel procurement delle aziende italiane?
Negli ultimi anni, il ruolo del procurement nella gestione aziendale è ulteriormente cresciuto, rafforzando il suo fondamentale contributo alla creazione ed al mantenimento del vantaggio competitivo delle aziende manifatturiere. Ciò è il risultato di una pluralità di elementi, in primo luogo l’evoluzione dei processi di globalizzazione che – pur persistendo e caratterizzando i principali settori industriali – hanno imposto serie riflessioni a causa dei non infrequenti casi di supply chain disruption dovuti ad eventi naturali e politico-sociali. Conseguentemente, si è registrato un significativo ripensamento delle strategie di acquisto dei materiali e dei servizi, che si è talvolta accompagnato anche ad una revisione critica delle scelte di out-sourcing, dimostratesi non sempre l’attesa panacea per i problemi gestionali delle imprese.
Allo stesso tempo, si assiste ad una sempre maggiore diffusione delle tecnologie informatiche e di comunicazione, che ormai fanno parte integrante dei prodotti, come dimostra il diffondersi dell’Internet delle cose e, più in generale, dei principi di Industria 4.0.

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