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Come gestire il trattamento dei dati durante l’emergenza sanitaria COVID19?

A seguito delle numerose domande giunte allo Sportello GDPR in tema di trattamento dei dati nel contesto lavorativo pubblico e privato nell’ambito dell’emergenza sanitaria COVID 19, siamo a riportare fedelmente le risposte del Garante Privacy (fonte)

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  1. Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea del personale dipendente o di utenti, fornitori, visitatori e clienti all’ingresso della propria sede?

 

Nell’attuale situazione legata all’emergenza epidemiologica, si sono susseguiti, in tempi assai ravvicinati, in ragione dell’aggravarsi dello scenario nel contesto nazionale, numerosi interventi normativi e  conseguenti atti di indirizzo emanati dalle istituzioni competenti che, al fine di individuare misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, hanno stabilito che, i datori di lavoro, le cui attività non sono sospese, sono tenuti a osservare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica contenute nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro tra Governo e parti sociali del 14 marzo 2020.(1)

 

In particolare, il citato Protocollo prevede la rilevazione della temperatura corporea del personale dipendente per l’accesso ai locali e alle sedi aziendali, tra le misure per il contrasto alla diffusione del virus che trovano applicazione anche nei confronti di utenti, visitatori e clienti nonché dei fornitori, ove per questi ultimi non sia stata predisposta una modalità di accesso separata (cfr. Protocollo par. 2 e 3 e nota n. 1).

 

Analoghi protocolli di sicurezza, con riguardo alle attività pubbliche non differibili o ai servizi pubblici essenziali, sono stati stipulati dal Ministro per la pubblica amministrazione con le sigle sindacali maggiormente rappresentative nella pubblica amministrazione (come il Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” del 3 e 8 aprile 2020) in quanto le misure per la sicurezza del settore privato sono state ritenute coerenti con le indicazioni già fornite dallo stesso Ministro con la direttiva n. 2/2020 e con la Circolare n. 2/2020.

 

In ragione del fatto che la rilevazione in tempo reale della temperatura corporea, quando è associata all’identità dell’interessato, costituisce un trattamento di dati personali (art. 4, par. 1, 2) del Regolamento (UE) 2016/679), non è ammessa la registrazione del dato relativo alla temperatura corporea rilevata, bensì, nel rispetto del principio di “minimizzazione” (art. 5, par.1, lett. c) del Regolamento cit.), è consentita la registrazione della sola circostanza del superamento della soglia stabilita dalla legge e comunque quando sia necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso al luogo di lavoro.

 

Diversamente nel caso in cui la temperatura corporea venga rilevata a clienti (ad esempio, nell’ambito della grande distribuzione) o visitatori occasionali anche qualora la temperatura risulti superiore alla soglia indicata nelle disposizioni emergenziali non è, di regola, necessario registrare il dato relativo al motivo del diniego di accesso.

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  1. L’amministrazione o l’impresa possono richiedere ai propri dipendenti di rendere informazioni, anche mediante un’autodichiarazione, in merito all’eventuale esposizione al contagio da COVID 19 quale condizione per l’accesso alla sede di lavoro?

 

In base alla disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro il dipendente ha uno specifico obbligo di segnalare al datore di lavoro qualsiasi situazione di pericolo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 20 del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). Al riguardo la direttiva n.1/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione ha specificato che in base a tale obbligo il dipendente pubblico e chi opera a vario titolo presso la P.A. deve segnalare all’amministrazione di provenire (o aver avuto contatti con chi proviene) da un’area a rischio. In tale quadro il datore di lavoro può invitare i propri dipendenti a fare, ove necessario, tali comunicazioni anche mediante canali dedicati.

 

Tra le misure di prevenzione e contenimento del contagio che i datori di lavoro devono adottare in base al quadro normativo vigente, vi è la preclusione dell’accesso alla sede di lavoro a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS. A tal fine, anche alla luce delle successive disposizioni emanate nell’ambito del contenimento del contagio (v. Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali), è possibile richiedere una dichiarazione che attesti tali circostanze anche a terzi (es. visitatori e utenti).

 

In ogni caso dovranno essere raccolti solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da Covid-19, e astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva, alle specifiche località visitate o altri dettagli relativi alla sfera privata.

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  1. È possibile pubblicare sul sito istituzionale i contatti dei funzionari competenti per consentire al pubblico di prenotare servizi, prestazioni o appuntamenti presso le amministrazioni nella attuale emergenza epidemiologica?

 

Le disposizioni normative per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica e le indicazioni operative fornite dalle istituzioni competenti impongono di limitare la presenza del personale negli uffici mediante, prevalentemente, il ricorso al lavoro agile. Con riguardo ai compiti che richiedono la necessaria presenza sul luogo di lavoro, è previsto che le amministrazioni svolgano le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e quelle “indifferibili”, anche con riguardo “all’utenza esterna”. Pertanto, le attività di ricevimento o di erogazione diretta dei servizi al pubblico devono essere garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale), ovvero, predisponendo accessi scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti.

 

Nel rispetto dei principi di protezione dei dati (art. 5 Regolamento UE 2016/679) la finalità di fornire agli utenti recapiti utili a cui rivolgersi per assistenza o per essere ricevuti presso gli uffici, può essere utilmente perseguita pubblicando i soli recapiti delle unità organizzative competenti (numero di telefono e indirizzo PEC) e non quelli dei singoli funzionari preposti agli uffici. Ciò, anche in conformità agli obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni.

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  1. Quali trattamenti di dati personali sul luogo di lavoro coinvolgono il medico competente?

 

In capo al medico competente permane, anche nell’emergenza, il divieto di informare il datore di lavoro circa le specifiche patologie occorse ai lavoratori.

 

Nel contesto dell’emergenza gli adempimenti connessi alla sorveglianza sanitaria sui lavoratori da parte del medico competente, tra cui rientra anche la possibilità di sottoporre i lavoratori a visite straordinarie, tenuto conto della maggiore esposizione al rischio di contagio degli stessi, si configurano come vera e propria misura di prevenzione di carattere generale, e devono essere effettuati nel rispetto dei principi di protezione dei dati personali e rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cfr. anche Protocollo condiviso del 14 marzo 2020)(1).

 

Nell’ambito dell’emergenza, il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST al fine di proporre tutte le misure di regolamentazione legate al Covid-19 e, nello svolgimento dei propri compiti di sorveglianza sanitaria, segnala al datore di lavoro “situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti” (cfr. paragrafo 12 del predetto Protocollo).

 

Ciò significa che, nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di settore in materia di sorveglianza sanitaria e da quelle di protezione dei dati personali, il medico competente provvede a segnalare al datore di lavoro quei casi specifici in cui reputi che la particolare condizione di fragilità connessa anche allo stato di salute del dipendente ne suggerisca l’impiego in ambiti meno esposti al rischio di infezione. A tal fine, non è invece necessario comunicare al datore di lavoro la specifica patologia eventualmente sofferta dal lavoratore.

 

In tale quadro il datore di lavoro può trattare, nel rispetto dei principi di protezione dei dati (v. art. 5 Regolamento UE 2016/679), i dati personali dei dipendenti solo se sia normativamente previsto o disposto dagli organi competenti ovvero su specifica segnalazione del medico competente, nello svolgimento dei propri compiti di sorveglianza sanitaria.

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  1. Il datore di lavoro può comunicare al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza l’identità dei dipendenti contagiati?

 

I datori di lavoro, nell’ambito dell’adozione delle misure di protezione e dei propri doveri in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, non possono comunicare il nome del dipendente o dei dipendenti che hanno contratto il virus a meno che il diritto nazionale lo consenta.

 

In base al quadro normativo nazionale il datore di lavoro deve comunicare i nominativi del personale contagiato alle autorità sanitarie competenti e collaborare con esse per l’individuazione dei “contatti stretti” al fine di consentire la tempestiva attivazione delle misure di profilassi.

 

Tale obbligo di comunicazione non è, invece, previsto in favore del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, né i compiti sopra descritti rientrano, in base alle norme di settore, tra le specifiche attribuzioni di quest’ultimo.

 

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,  proprio nella fase dell’attuale emergenza epidemiologica, dovrà continuare a svolgere i propri compiti consultivi, di verifica e di coordinamento, offrendo la propria collaborazione al medico competente e al datore di lavoro (ad esempio, promuovendo l’individuazione delle misure di prevenzione più idonee a tutelare la salute dei lavoratori nello specifico contesto lavorativo; aggiornando il documento di valutazione dei rischi; verificando l’osservanza dei protocolli interni).

 

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza quando nell’esercizio delle proprie funzioni venga a conoscenza di informazioni- che di regola tratta in forma aggregata ad es. quelle riportate nel documento di valutazione dei rischi- rispetta le disposizioni in materia di protezione dei dati nei casi in cui sia possibile, anche indirettamente, l’identificazione di taluni interessati.

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  1. Può essere resa nota l’identità del dipendente affetto da Covid-19 agli altri lavoratori da parte del datore di lavoro?

 

No. In relazione al fine di tutelare la salute degli altri lavoratori, in base a quanto stabilito dalle misure emergenziali, spetta alle autorità sanitarie competenti informare i “contatti stretti” del contagiato, al fine di attivare le previste misure di profilassi.

 

Il datore di lavoro è, invece, tenuto a fornire alle istituzioni competenti e alle autorità sanitarie le informazioni necessarie, affinché le stesse possano assolvere ai compiti e alle funzioni previste anche dalla normativa d’urgenza adottata in relazione alla predetta situazione emergenziale (cfr. paragrafo 12 del predetto Protocollo).

 

La comunicazione di informazioni relative alla salute, sia all’esterno che all’interno della struttura organizzativa di appartenenza del dipendente o collaboratore, può avvenire esclusivamente qualora ciò sia previsto da disposizioni normative o disposto dalle autorità competenti in base a poteri normativamente attribuiti (es. esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da Covid-19 e in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti stretti di un lavoratore risultato positivo).

 

Restano ferme le misure che il datore di lavoro deve adottare in caso di presenza di persona affetta da Covid-19, all’interno dei locali dell’azienda o dell’amministrazione, relative alla pulizia e alla sanificazione dei locali stessi, da effettuarsi secondo le indicazioni impartite dal Ministero della salute (v. punto 4 del Protocollo condiviso).

 

  • Come aggiornato in data 24 aprile 2020

 

Sul sito del GARANTE sono disponibili inoltre :

 

 

Per maggiori informazioni, contatto il nostro Sportello Privacy e GPDR.

Alessandro Oliva

IT Engineer | DPO | Feniva srl

Auditor ISDP©10003  Reg. ACCREDIA

Valutatore Privacy UNI 11697:2017   Reg. ACCREDIA

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI Sezione Emilia Romagna/Marche prosegue l’iniziativa ADACIAMOCI, l’aperiweb per ritrovarci a distanza

ADACI Sezione Emilia Romagna e Marche continua gli incontri virtuali di ADACIAMOCI, l’aperiweb gratuito per ritrovarci a distanza, in un clima informale, schietto e pragmatico.

Lunedì 4 maggio ci confronteremo e metteremo a fattor comune le nostre esperienze su:

a) Sanificazione e pulizia locali: Analisi in corso, Prezzi di riferimento, Capitolati, Approccio dei fornitori

b) Flotte aziendali a noleggio, due mesi di fermo: ricontrattazione dei termini, azioni intraprese, risposta del mercato

Ti aspettiamo lunedì 4 maggio alle ore 18:15 sulla piattaforma GoToMeeting utilizzando i seguenti codici:

Se accedi da computer, tablet e smartphone, clicca su: https://global.gotomeeting.com/join/259659973

Se accedi da telefono, digita il numero 02 30 57 81 42 e inserisci il codice di accesso 259-659-973

Scrivi la conferma della tua partecipazione all’aperiweb alla mail sez.emilia@adaci.it

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Webinar ADACI-BYinnovation: Manager acquisti e supply chain a confronto con gli operatori della logistica

Il convegno “Acquisti e Logistica: i manager a confronto per idee e soluzioni efficienti e sostenibili anche in tempi di coronavirus” organizzato da ADACI e BYinnovation, inizialmente progettato nel contesto della Fiera Green Logistics Expo, rimandata per i motivi sanitari, si terrà in forma di webinar giovedì 14 maggio dalle ore 17.00 alle ore 18.30.

Momento di riflessione attiva sulla situazione attuale della logistica, della produzione, della distribuzione. La visione prospettica della possibile evoluzione.
I manager, attivi in ruoli gestionali diversi nella filiera produttiva, si incontrano per esprimere e confrontare le proprie posizioni professionali, condividere problemi e soluzioni.

Moderatori:
– Enrico Rainero, BYinnovation – ADACI
– Fabio Innocenti, Eli Lilly – ADACI

Speaker:
– Fabrizio Santini, Presidente ADACI
– Renzo Provedel, Vice Presidente SOSLOG, Associazione di Logistica Sostenibile
– Paolo Guidi, Direttore Sales e Marketing Italia KUEHNE + NAGEL
– Marco Oliva, Direttore Operations BENNET
– Faustino Musicco Anselmi, Direttore Logistica JLL JONES LANG LASALLE
– Giampiero Carozza, CPO AMADORI
– Roberto Piterà, Country Manager GAZELEY

Gli stessi speakers prestigiosi approfondiranno i temi più rilevanti in questa difficile fase di passaggio, approfondendo insieme le modalità collaborative essenziali per superare in modo vincente una programmazione obbligatoria nel breve e medio periodo.

Il cambiamento imposto dalle circostanze deve essere guidato nel comune interesse degli utilizzatori aziendali e dei fornitori dei servizi logistici.
Solo con il contributo di entrambi gli attori del settore, infatti, si potranno incrementare costruttivamente strategie e modalità operative coerenti con gli scopi di sviluppo sostenibile.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione online.

Successivamente alla registrazione gli iscritti riceveranno, dalla Segreteria Nazionale ADACI, una mail con le credenziali per poter accedere alla piattaforma Go To Meeting e collegarsi in diretta streaming all’evento.

 

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Convocazione Assemblea Annuale Ordinaria 2020 dei Soci ADACI della Sezione TreVenezie – 29 maggio 2020 ore 19.00 (in streaming)

Milano, 10 maggio 2018

Convocazione Assemblea Annuale Ordinaria 2018 dei Soci della Sezione ADACI Lombardia/Liguria

 L’Assemblea annuale dei Soci della Sezione ADACI Lombardia/Liguria è indetta in prima convocazione presso la sede ADACI  in Milano, via Spezia 11, venerdì 8 giugno 2018 alle ore 6, e in seconda convocazione per 

lunedì 11 giugno 2018 alle ore 18.30
 presso la Sede ADACI in Via Spezia 11 – Milano

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI presenta il nuovo format di evento in streaming “Adotta una Tavola” in collaborazione con JAGGAER – martedì 19 maggio ore 16:00

ADACI e JAGGAER presentano in streaming, martedì 19 maggio dalle 16:00 alle 17:30, la tavola rotonda “Business Continuity: una nuova normalità”.

Business continuity vuol dire innanzitutto – come condizione nell’immediato – disporre della liquidità necessaria per pagare personale, fornitori e dunque restare operativi. In qualsiasi momento di crisi – con entrate ridotte e futuro incerto – è importante disporre di strumenti di Analisi della spesa in grado di analizzare la spesa fatta e “pianificata” e compararla con i budget, in modo da valutare oggettivamente eventuali tagli di costi e riallocazioni di spese meno importanti. Questi strumenti permettono di avere il controllo e prendere decisioni basate su dati oggettivi e tracciati.

Business continuity vuol dire anche – in prospettiva a medio termine – pensare a come cambierà il rapporto tra Ufficio Acquisti e fornitori che necessariamente sarà sempre  più “digitale”. E’ un processo già iniziato considerando che la supply chain è ormai sempre più globale, ma oggi sono disponibili soluzioni agili, semplici e adatte anche alle PMI che permettono di perfezionare la gestione in chiave digitale, senza perdere nulla del “valore” della “vecchia” relazione personale, anzi.

Business continuity vuol dire infine non fermarsi mai nella ricerca di alternative di fornitura valide e adeguate ai requisiti, in ottica never ending scouting: anche su questo fronte le soluzioni di Supply chain Management digitali aiutano se sono integrate con info-provider e se sono strutturare per analizzare e classificare le informazioni sui fornitori secondo logiche  adatte all’esigenza dell’azienda.

Per realizzare le condizioni sopra elencate servono però soluzioni tecnologiche che siano in grado – esse stesse – di assicurare business continuity da un punto di vista tecnologico. Adeguate certificazioni – come avviene per la piattaforma JAGGAER ONE – possono assicurare ciò. E’ importante tenerne conto quando si opera la scelta della tecnologia.

Scarica la locandina

L’iscrizione è gratuita previa registrazione online.

Successivamente alla registrazione gli iscritti riceveranno, dalla Segreteria Nazionale ADACI, una mail con le credenziali per poter accedere alla piattaforma Go To Meeting e collegarsi in diretta streaming all’evento.

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI Sezione Emilia Romagna/Marche è lieta di invitarti al secondo appuntamento di ADACIAMOCI, l’aperiweb per ritrovarci a distanza

In questo momento di crisi, ADACI Sezione Emilia Romagna e Marche vuole essere virtualmente vicina ai suoi Soci: per questo motivo è lieta di invitarti al secondo appuntamento di ADACIAMOCI, l’aperiweb gratuito per ritrovarci a distanza!

Questi gli argomenti che verranno trattati:

a) Fase 2: Condivisione protocolli applicati per la riapertura

b) Riflessioni sulle ultime disposizioni emanate e loro impatti sulla nostre attività

Ti aspettiamo lunedì 27 aprile alle ore 18:15 sulla piattaforma GoToMeeting utilizzando i seguenti codici:

Se accedi da computer, tablet e smartphone, clicca su: https://global.gotomeeting.com/join/536171933

Se accedi da telefono, digita il numero 02 47 92 13 01 e inserisci il codice di accesso 536-171-933

Chi vuole può partecipare con un calice di ciò che più gli piace per un augurio collettivo finale!

Scrivi la conferma della tua partecipazione all’aperiweb alla mail sez.emilia@adaci.it

Comunicato Stampa: nomina nuovo organo amministrativo di Adaci Formanagement Srl SU

Comunicato Stampa

Milano 22 aprile 2020

 

E’ stato nominato il nuovo organo amministrativo di ADACI Formanagement Srl SU che rimarrà in carica per il prossimo mandato.

ADACI, socio unico della società, ha voluto coniugare le sinergie delle attività di sviluppo culturale e professionale dell’associazione con le competenze specifiche di ADACI Formanagement nei settori della formazione e consulenza nel supply management al fine di raggiungere importanti obiettivi.

E’ stato nominato Presidente e Amministratore Unico l’ing. Fabrizio Santini, già Presidente di ADACI Associazione, a tutela del coordinamento fra le due realtà. 

Il Consiglio Nazionale di ADACI ringrazia i componenti del consiglio di amministrazione di ADACI Formanagement uscente per l’ottimo lavoro svolto, nelle persone dell’ing. Maria Ruggeri e Patrizia Maisto, che hanno lavorato con impegno e professionalità ed augura a Fabrizio Santini un grande in bocca al lupo sia per una nuova fase di sviluppo della società sia per le sfide che lo attendono nel  coordinare ADACI ed ADACI Formanagement.

 

Il Consiglio Nazionale di Adaci

via Imperia 2, Milano

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI segnala “Move On!”, il ciclo di webinar di ROI Group

Riservato a nostri soci e partner, nell’ambito dell’accordo con Performance Strategies.

ADACI informa sulla possibilità di accedere al programma Move On!, un percorso di 8 talk gratuiti con partenza il 21 aprile (il martedì e giovedì dalle 18.00 alle 19.00) che ha il concreto obiettivo di aiutare e stimolare le aziende su alcuni temi legati alla ripartenza. Questo nuovo format è stato ideato da ROI Group – società che acquisisce, elabora e produce conoscenza attraverso gli eventi formativi e l’editoria con i suoi brand Performance Strategies, Life Strategies e ROI Edizioni.

Protagonisti dei live saranno psicologi, docenti universitari, esperti nazionali e internazionali, che verranno introdotti da Marcello Mancini e Sara Pagnanelli, Founder ROI Group e moderati da Michele Riva, CEO Roi Edizioni.

I nostri Dr. Alberto Claudio Tremolada e Dr.ssa Federica Dallanoce sono a disposizione per maggiori informazioni.

Per iscriversi fino esaurimento account disponibili contattare la segreteria ADACI tramite l’email informazione@adaci.it

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Assemblea Soci Sezione Piemonte – giovedì 18 giugno ore 18.15

Torino, 18 aprile 2020

Convocazione Assemblea Annuale Ordinaria 2020
dei Soci della Sezione ADACI Piemonte e Valle d’Aosta

 

 L’Assemblea annuale dei Soci della Sezione ADACI Piemonte e Valle d’Aosta in prima convocazione c/o GEVAL SRL Corso Vinzaglio 2 – Torino, mercoledì 17 giugno 2020 alle ore 6.00, e in seconda convocazione per 

 giovedì 18 giugno 2020 alle ore 18.15 in audioconferenza

Partecipa alla riunione da computer, tablet o smartphone.
https://global.gotomeeting.com/join/430090645
Puoi accedere anche tramite telefono – Italia: +39 0 230 57 81 80
Codice accesso: 430-090-645

 con il seguente ordine del giorno:

  • Relazione del Presidente [ 15 min]
  • Presentazione ed approvazione: rendiconto consuntivo esercizio 2019 e  budget associativo 2020 [10 min ]
  • Sintesi evoluzione Adaci nazionale ed eventi 2020 [5 min]
  • Discussione di gruppo sulle attività del Consiglio direttivo [30 min]
    • Sviluppo associativo
    • Formazione
    • Comunicazione
    • Gruppo CPO
  • Premiazione Soci Maggiorenni
  • Valutazione del numero di consiglieri per il prossimo consiglio direttivo
  • Varie ed eventuali.

Il Presidente della Sezione

Alberto Carpinetti

N.B.: Potranno partecipare all’Assemblea soltanto i Soci in regola con il pagamento della quota sociale per l’anno in corso 2020. Si prega di confermare la propria partecipazione a sez.piemonte@adaci.it   entro il 16 giugno 2020.

Deleghe: Ogni Socio può essere portatore di non più di 3 (tre) deleghe utilizzando il modulo apposito

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Candidati all’Excellence Award 2020

PROCUREMENT AND SUPPLY MANAGEMENT EXCELLENCE AWARDS 2020

Direzione Procurement e Supply Management

1° Ottobre 2020

in streaming sulla piattaforma Go To Meeting

Il concorso è l’occasione per far emergere le esperienze al di là dei confini della propria azienda e funzione. In un’epoca di trasformazione l’Award riconosce le best practices innovative, che contribuiscono al cambiamento della percezione aziendale della funzione. Il Premio è uno stimolo per l’innovazione della funzione e la raccolta delle best practices e delle performance negli acquisti e supply management atte a creare valore e accrescere il vantaggio competitivo delle aziende.

Il Premio sarà assegnato nella giornata dedicata alla CPO LOUNGE (per iscriverti all’evento, clicca qui).

Federica Dallanoce, Vice Presidente ADACI, sostiene che La direzione di funzione Procurement e la Logistica sono riconosciute come il culmine del successo professionale del supply management, da qui l’idea di riunire i CPO e SCM, sull’introduzione di innovazione e evoluzione della funzione. E’ in atto una ricerca continua di percorsi fattibili capaci di interpretare l’innovazione per il proprio network di fornitori e per l’azienda. Motivazioni, obiettivi, piani di sviluppo lasciano intravvedere diverse visioni. Quanti di noi stanno già lavorando in modo totalmente nuovo e con supply chain collegate e integrate? In un periodo di incertezza e di interdipendenza a fattori esogeni, una visione condivisa del futuro concreta con testimonial di imprese che sono riuscite ad avere impatto positivo sul business e sulla produttività rassicura. Abbiamo bisogno di numeri significativi, di sperimentare con maggior fiducia modelli di cost sharing, cost per hour, pay per use.

Abbiamo individuato 5 categorie del premio al fine di premiare le organizzazioni e i manager che hanno contribuito alla realizzazione di best practices nel supply management e negli acquisti.

Inviate il progetto realizzato o in corso di implementazione della vostra azienda entro il 20 agosto 2020.

La valutazione dei progetti è basata sulla capacità degli acquisti e della funzione di supply management di migliorare e contribuire ai risultati aziendali, attraverso pratiche innovative di:

Digital Procurement Excellence:

I progetti per la digitalizzazione del processo di acquisto, che hanno portato vantaggi in termini di produttività ed efficienza sono progetti di introduzione di piattaforme digitali, Business Intelligence, AI ed eSourcing. Progetti che abbiano supportato le strategie di acquisto e il miglioramento delle performance di acquisto.

Miglioramento e riduzione della capacità di spesa:

In questa categoria rientrano i progetti di medio e lungo termine di riduzione del TCO. Il team di Procurement racconta come ha modificato la struttura di spesa, l’efficacia del progetto, la capacità di incidere sulla spesa con soluzioni alternative (sharing di spesa, pay per use, buy or lease, e altre modalità) e raggiunto gli obiettivi.

Collaborazione cross-funzionale:

I progetti raccolgono le esperienze della funzione in collaborazione con altri dipartimenti e membri dell’organizzazione. Rientrano in questa categoria, l’introduzione di tecnologie di ultima generazione per veicolare le informazioni fra funzioni. I risultati di progetto sono condivisi da una squadra/team inter-funzionale i cui membri hanno diverse competenze diverse, ma lavorano con un obiettivo comune.

Contributo alla Business Continuity Operativa:

Questa categoria premia i progetti che hanno aumentato la resilienza dell’azienda in termini di gestione del ciclo dell’evento critico, risoluzione di situazioni critiche del supply management, collegamenti in cloud, servizi 24h, sicurezza per l’emergenza virus e tutela delle persone e dei luoghi di lavoro, soluzione di interruzioni nella supply chain, introduzione di alert di rischio e di sistemi di raccolta informazioni critiche.

Eccellenza nella Supply Chain:

Categoria dedicata all’organizzazione della supply chain interna ed esterna, centrale o decentralizzata. Il premio è riservato a quelle aziende e manager che possono dimostrare un cambiamento di mindset organizzativo dall’introduzione di modelli organizzativi nuovi supportati dalla semplificazione dei processi e dalla loro trasparenza all’introduzione di contract management e demand management. Rientrano in questa categoria i progetti che coinvolgono la supply chain su obiettivi economici, ambientali e sociali.  Il premio si focalizza sul ruolo della supply chain al contributo degli obiettivi di business.

Ogni azienda potrà presentare una sola candidatura e l’iscrizione è gratuita.

Premiazione: commissione di valutazione composta da una giuria di professori e professionisti.

MANAGER, AZIENDE, ORGANIZZAZIONI DI DIVERSE DIMENSIONI E SETTORI
Sperimentano nuove frontiere di ECCELLENZA.

 

COME CANDIDARSI AL PREMIO

La candidatura è aperta a tutte le aziende, pubbliche e private, con funzione Acquisti e/o Supply Management interna, che negli ultimi 12 mesi o nell’anno stiano realizzando un progetto importante con le caratteristiche di innovazione, qualità, complessità e impatto sulla struttura aziendale e sui fornitori. Possono presentarsi sia la funzione che aree verticali come Procurement diretto e indiretti, Pianificazione, Logistica, Supply Management, Supply Chain Design, Sviluppo nuovi fornitori, CPO, Direttori Logistici e Supply Chain Manager e Professionisti del Procurement.

E’ possibile concorrere per una categoria presentando una relazione descrittiva del progetto, il contesto, le finalità: vai alla scheda del progetto.

Le relazioni sono richieste in formato elettronico entro il 20 agosto 2020 all’indirizzo adaciaward@adaci.it indicando nell’oggetto “EXCELLENCE  AWARD 2020”.

CONSULTA IL REGOLAMENTO

 

COMITATO EXCELLENCE AWARD 2020

 

Michele Anzivino: Direttore Rivista Approvvigionare

Giovanni Atti: Past Presidente e Responsabile R&D ADACI

Elio Borgonovi: Docente Universitario Università Bocconi di Milano

Federica Dallanoce: Vice Presidente ADACI – Senior Partner Fair Play Consulting Srl

Paolo Marnoni: Vice Presidente ADACI, Cultura professionale e Internazionale – Responsabile Centrale Acquisti Gruppo Bancario ICCREA

Andrea Lucarelli: Responsabile Formazione e Qualificazione professionale ADACI

Francesco Rizzi: Prof. Associato in Management presso Università degli Studi di Perugia

Fabrizio Santini: Presidente Nazionale ADACI

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REGOLAMENTO

A CHI È RIVOLTO

Il Premio è aperto a tutti i Manager, Team, Organizzazioni di aziende pubbliche e private, profit e no profit, con funzione Procurement, Logistica e Supply Management interne, che abbiano realizzato negli ultimi 12 mesi o stiano realizzando, un progetto particolarmente innovativo in Area Procurement, Logistica e Supply Management, con particolare riferimento ad almeno una delle cinque tematiche opzionate per l’anno 2020:

  1. Continous Cost Reduction Analysis (Continous improvement, di nuove pratiche)
  2. Collaborazione cross-funzionale tra COX
  3. Digital procurement
  4. Value Chain Collaboration (sostenibilità)
  5. Continuità operative nel supply management (Risk Management)

COME PARTECIPARE:

Ogni partecipante potrà presentare un solo elaborato, redatto in lingua italiana, compilando le singole sezioni della scheda attenendosi alle indicazioni riportate nel form candidature (es. in termini di numero di parole utilizzabili, caratteristiche e dimensione file) disponibile sul sito ADACI.

Le relazioni sono richieste in formato elettronico entro il 20 agosto 2020 all’indirizzo adaciaward@adaci.it indicando nell’oggetto “EXCELLENCE  AWARD 2020”.

VALUTAZIONE:

Tutti i professionisti che presentano nei tempi e nel rispetto delle modalità indicate nel regolamento, saranno esaminati da un’apposita Commissione di Valutazione. La Commissione, il cui giudizio è inappellabile e insindacabile valuterà, tra i vari fattori, la qualità dell’intervento descritto, il valore in termini di innovazione, la complessità del progetto, l’originalità, il pragmatismo, l’impatto e gli effetti sulla struttura aziendale e sulle persone, la replicabilità in altri ambienti e contesti. Sarà oggetto di particolare attenzione il carattere internazionale del progetto. Sulla base dei diversi fattori oggetto di valutazione, i progetti selezionati dalla Commissione saranno portati all’attenzione del pubblico. Inoltre è definito dalla giuria il Premio Leonardo per menzioni speciali di eccellenza.

PREMIAZIONE:

La proclamazione dei vincitori, a cui verrà conferito pubblico riconoscimento, avrà luogo durante l’evento CPO Lounge Community del 1° Ottobre 2020, che quest’anno avverrà in streaming.

DIFFUSIONE:

Manager e aziende partecipanti autorizzano ADACI a rendere pubblica una sintesi del progetto presentato, per favorire l’espressione del giudizio da parte dei partecipanti al CPO Lounge e autorizzano inoltre a pubblicare, in toto o in sintesi, sui media dell’Associazione (Approvvigionare, sito, booklet, social, blog, etc…) il materiale oggetto della candidatura. Autorizzano infine l’Associazione a promuovere il concorso e il progetto su stampa e media, anche al di fuori del network ADACI.

Riferimenti:

Excellence Award 2020

ADACI Via Imperia 2 – 20142 Milano

adaciaward@adaci.it –  www.adaci.it

 

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SCHEDA PROGETTO EXCELLENCE AWARDS 2020 

Le candidature per l’EXCELLENCE AWARDS dovranno essere inviate alla mail adaciaward@adaci.it  entro il 20 agosto 2020 e dovranno essere presentati i seguenti documenti:

  • file word con l’indicazione:
    • nome, cognome e ruolo dell’autore del progetto
    • azienda
    • CV – breve presentazione della persona che presenta il progetto e che quindi sarà presente alla CPO Lounge del 1 Ottobre 2020 (max 300 parole)
    • titolo e categoria del progetto (1 categoria)
    • abstract del progetto (max mezza pagina)
  • Presentazione del progetto in power point (massimo 12 slide escluse le due pagine di copertina)
  • Opzionale: file word descrittivo del progetto (massimo 3 pagine)

SCARICA I DOCUMENTI NECESSARI:

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