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QUESTIONI DOGANALI: COVID-19 – SDOGANAMENTO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DEGLI ALTRI BENI MOBILI NECESSARI AL CONTRASTO

 

La crisi COVID-19 ormai esplosa si stanno intensificando le azioni delle aziende per acquisire dispositivi per la protezione individuale (DPI) e degli altri beni mobili necessari al contrasto dell’epidemia.

Il Commissario Straordinario per l’emergenza COVID 19 per accelerarne l’acquisizione ha nominato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli quale soggetto attuatore per procedere, su sua richiesta, alle requisizioni dei dispositivi in questione. Al 30 marzo si contano già 30  provvedimenti di requisizione; è quindi comprensibile lo sconcerto di molti operatori che da un lato si preoccupano di reperire in Paesi terzi i dispositivi di contrasto al coronavirus e dall’altro temono il loro fermo all’arrivo in dogana.

In questo contesto confuso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha dato le indicazioni per velocizzare le operazioni doganali dei beni in questione; si procederà allo sdoganamento diretto e ultrarapido dei dispositivi destinati a:

  • Regioni e Province autonome
  • Enti locali
  • Pubbliche amministrazioni ed Enti pubblici, indicati nell’art 1 comma 2 D.Lgs 165/2001
  • Strutture ospedaliere pubbliche ovvero accreditate e/o inserite nella rete regionale dell’emergenza
  • Soggetti che esercitano servizi essenziali e di pubblica utilità e/o di interesse pubblico previsti dal DPCM 22 marzo 2020, modificato dal DPCM 25 marzo 2020

L’accesso a questa procedura richiede la presentazione di una autocertificazione resa dall’effettivo destinatario della merce in cui quest’ultimo attesta la destinazione dei beni oggetto dell’importazione.

I DPI destinati a soggetti diversi da quelli indicati sono invece segnalati al Commissario straordinario per un’eventuale requisizione.

È prevista poi la procedura di sdoganamento con svincolo celere per l’importazione di beni mobili non DPI da parte di soggetti diversi da quelli indicati qualora tali beni siano occorrenti per contrastare il contagio da COVID-19 previa presentazione di una autocertificazione, resa dall’effettivo destinatario della merce, in cui si attesta che i beni oggetto dell’importazione occorrono per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

Nei casi di merci, necessarie a fronteggiare l’epidemia, importate da Enti o Organizzazioni di diritto pubblico e da altri Enti a carattere caritativo o filantropico, nonché sui beni per le necessità delle Unità di pronto soccorso, viene autorizzata la sospensione dal pagamento dei dazi e dell’IVA.

Si richiama l’attenzione sulla presenza delle certificazioni dei DPI o dei dispositivi medici o la scrupolosa osservanza delle disposizioni relative alla deroga previste nell’art. 15 del Decreto Salva Italia D.L. 18/2020.

Ricordiamo poi che l’esportazione di tali dispositivi è soggetta ad autorizzazione prevista dal Regolamento di esecuzione (UE) 2020/402 che per l’Italia è rilasciata dal competente Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) – DG UE – Ufficio X della DG per la Politica commerciale internazionale.

Maggiori informazioni potranno essere richieste allo Sportello Dogane & Accise  di Adaci inviando una mail o chiamando la sede torinese dell’ADACI

 

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Opportunity Service: un successo anche in streaming

News a cura di Fabrizio Santini, Federica Dallanoce e Alberto Claudio Tremolada 

 

Visto il momento critico che l’Italia sta vivendo a causa contagio da Covid-19, ADACI si impegna a stare ancora più vicina ai suoi soci e partner.

L’evento trasmesso in streaming sulla piattaforma dedicata GoToMeeting martedì 31 marzo 2020, ha visto la partecipazione di oltre 50 soci che hanno interagito, condotti magistralmente da Federica Dallanoce, chairman dell’evento e Segretario Generale ADACI, con:

Fabio Innocenti – Manufacturing Sourcing & Vendor Management Sr mgr, Eli Lilly

Matteo Musella – Head of Purchasing and Innovation, Colas Rail Italia Spa

Giampiero Carozza – Direttore Acquisti, Amadori

Anna Freschi – Responsabile Contratti Acquisti Servizi –Quadro, Autostrade per l’Italia

Emanuela Delbufalo – Prof. Associato di Economia e Gestione delle Imprese, Università Europea di Roma

Marco Arletti – Ceo Chimar Spa

Sono stati affrontati gli argomenti sui trend prezzi/disponibilità prodotti e sulle pratiche messe in campo nelle loro aziende, per reagire all’emergenza creatasi con il Covid-19, e su quali azioni implementeranno per minimizzare gli impatti economici della crisi.

Le proposte fornitori di soluzioni a supporto del procurement Ecovadis – Mercateo – Niuma – Sap Ariba

Presso Fonderie Srl e Tuv Rheinland, hanno consentito ai partecipanti dell’Opportunity Service di valutare

i vantaggi delle loro alternative.

Opportunity Service vuole essere una risposta all’esigenza di massimizzare l’efficacia della ricerca di fornitori.
Offre business matching tra soci e aziende partner specialisti di vari settori merceologici organizzando con loro speed meeting di approfondimento a richiesta.

Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Nazionale ADACI: informazione@adaci.it

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Iscriviti ai webinar di professionisti ed esperti di prodotto Oracle riconosciuti a livello mondiale

Oracle Italia, partner ADACI, invita le aziende e i soci ADACI ai webinar di professionisti ed esperti di prodotto Oracle riconosciuti a livello mondiale.

Tre tematiche:

Analytics: Approfondimento di soluzioni, progetti e realizzazioni

Apex: Formazione e sviluppo di Oracle Application Express

Database: uno dei più famosi Database di gestione multi livello con casi e approfondimenti.

Iscriviti ai webinar di lunedì 30 marzo (13-17), martedì 31 marzo (13-17) e mercoledì 1 aprile (13-17).

Per info e iscrizioni clicca qui

Scarica l’invito

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8 aprile 2020: workshop in streaming sull’andamento dei prezzi e dei mercati

In un momento in cui ogni certezza sembra venir meno e si riducono le occasioni di incontro, il nostro WORKSHOP torna ad essere protagonista del dibattito e del confronto fra professionisti.

Le modalità saranno nuove:

  • l’evento sarà trasmesso in STREAMING, mercoledì 8 aprile dalle 9:00 alle 13:00
  • voi potrete assistervi da qualsiasi località, via computer, tablet o cellulare
  • avrete a vostra disposizione un forum per cominciare a porre le vostre domande già prima dell’inizio dell’evento

Insieme agli analisti di Prometeia e agli Esperti delle Varie Categorie Merceologiche esamineremo i dati del momento, condivideremo ipotesi sugli scenari futuri e condivideremo gli approcci che possiamo mettere in atto nella gestione degli Approvvigionamenti.

Quest’anno sarà il Workshop a venire da te!

Iscriviti online

Scarica la locandina

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ADACI lancia un’iniziativa a supporto del mondo della fornitura e della subfornitura sulle criticità legate al COVID-19

L’iniziativa ha l’obiettivo di mettere in contatto aziende che necessitano di prodotti e servizi con le realtà produttive locali che in questo momento possono supportare le filiere produttive e di raccogliere iniziative da inviare.

ADACI – Associazione Italiana Acquisti e Supply Management – i cui oltre 1.200 soci sono manager/buyer del mondo professionale del Purchasing/Procurement, lancia il progetto «Opp_2020», allo scopo di segnalare ed individuare necessità produttive specifiche, in questo momento di difficoltà, legate all’emergenza COVID-19.

L’iniziativa si rivolge a tutte le aziende del territorio nazionale che in qualche modo hanno difficoltà produttive e/o di approvvigionamento di materie prime, servizi e prodotti di vario genere legati proprio alla emergenza in essere.

La «Procurement Community» di ADACI, grazie al numero delle aziende rappresentate ed al forte legame di collaborazione esistente tra i soci, potrebbe aiutare le aziende a gestire un piano di recupero oppure a reperire nuove fonti o soluzioni di fornitura. Contattando la Segreteria nazionale (tel. 02-40072474 int.5 oppure via mail a covid19-desk@adaci.it) ci adoperemo per dare corso ad iniziative e risposte alle necessità segnalate.

ADACI è anche a disposizione di Associazioni Industriali e Manageriali per formare una rete reale di diffusione di proposte e di supporto alla fornitura e alla subfornitura, ponendosi nel contempo l’obiettivo di raccogliere le istanze dei propri Soci e delle Associazioni Industriali.

In questa linea riteniamo importantissima la collaborazione con SAP Italia, Socio Sostenitore di ADACI, che vi proponiamo sotto e che permetterà di utilizzare l’accesso a SAP Ariba Discovery e SAP Concur in modo gratuito per 90 giorni.

 

 Sicurezza e salute continuano ad essere la massima priorità in tutto il mondo in questa fase di conoscenza e gestione degli effetti del Coronavirus

Tutte le aziende si trovano ad affrontare sfide senza precedenti in un momento in cui i ritmi di crescita dell’economia globale sono influenzati sensibilmente dall’estensione del contagio da COVID-19. I viaggi d’affari sono limitati, gli eventi vengono cancellati e le supply chain sono messe a dura prova – non è “ordinaria amministrazione” nel vero senso della parola.

SAP è stata fondata quasi 48 anni fa con uno scopo molto preciso: aiutare il mondo a funzionare meglio e migliorare la vita delle persone. In questo momento, più che mai, SAP sta operando in questa direzione e si trova in una posizione unica perché può realmente offrire un contributo significativo alle aziende e alle persone in un momento in cui l’interruzione della supply chain e dei viaggi di business è diventata un rischio molto reale.

90 giorni per non fermarsi mai

Sino al 30 giugno 2020 SAP apre a tutti e in modo gratuito l’accesso a SAP Ariba Discovery in modo che qualsiasi acquirente possa pubblicare le proprie esigenze di approvvigionamento e qualsiasi fornitore possa rispondere secondo i propri  tempi di delivery. L’accesso a SAP Ariba Discovery aiuterà acquirenti e fornitori a connettersi in modo rapido ed efficace e ridurre al minimo le interruzioni causate da ritardi nelle spedizioni, problemi di disponibilità e aumento della domanda in tempi di crisi.

SAP gestisce la più grande rete commerciale del mondo, SAP Ariba Network, su cui sono presenti più di 4 milioni di fornitori in oltre 190 paesi con 3,21 trilioni di dollari in transazioni commerciali. SAP aiuta a stabilire le connessioni per mantenere integre le supply chain dei suoi clienti ed evitare che una possibile interruzione abbia impatti negativi sui consumatori finali.

In viaggio sempre aggiornati

Il portfolio SAP Concur offre un enorme impulso e supporto al settore dei viaggi. Ogni giorno, TripIt di Concur elabora centinaia di migliaia di itinerari di trasferte per i viaggiatori di tutto il mondo, monitora i loro voli e li avverte di eventuali cambiamenti o ritardi.

In risposta alle crescenti modifiche ai programmi e alle cancellazioni derivanti dall’estensione del contagio da COVID-19, SAP vuole fare la sua parte e aiutare coloro che devono viaggiare in questo periodo. Tra il 13 marzo e il 31 marzo, ogni singolo viaggiatore può iscriversi a TripIt – e scaricare l’app se è un utente alla prima esperienza – e ricevere TripIt Pro per sei mesi. Gli utenti già registrati di TripIt riceveranno il servizio premium gratuito per sei mesi. In questo modo, SAP vuole rendere le cose più semplici e aggiornate per chiunque debba lasciare la propria casa e la propria famiglia per un viaggio.

Per maggiori informazioni visita SAP News Center.

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ADACI digitalmente presente a Scenari e Tendenze di Associazione Industriale Bresciana

L’associazione ADACI è stata digitalmente presente, martedì 24 marzo, a Scenari e Tendenze di Associazione Industriale Bresciana, l’evento che si sarebbe dovuto tenere il 24 marzo ma sospeso per emergenza Covid-19.

Si ringrazia il Prof. Achille Fornasini dell’Università di Brescia, l’Associazione Industriale Bresciana e il Dr. Alberto Claudio Tremolada (socio responsabile sportello fonderie e metalli) per aver reso disponibili dati/informazioni sui trend economia e materie prime.

Clicca qui scaricare il pdf dello speech digitale

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ADACI presenta il Progetto Virgilio: una guida professionale per sviluppare relazioni e mercati

ADACI propone a tutti i soci il progetto “VIRGILIO ADACI”: una strategia inclusiva che prevede l’accompagnamento nel percorso di selezione dei clienti/fornitori fino all’individuazione delle migliori opportunità di scelta.
ADACI è infatti una grande famiglia di persone e di imprese e VIRGILIO-ADACI consentirà la conoscenza reciproca per intessere nuovi, proficui, legami di fornitura. Il nome e il concept del progetto sono ispirati al poeta Virgilio che accompagna Dante nel viaggio attraverso l’Inferno ed il Purgatorio per “riveder le stelle”: un’analogia virtuosa di guida affidabile e competente per chi intende svolgere un itinerario professionalmente qualificante, nel rispetto dei bisogni e degli obbiettivi dei diversi attori protagonisti dello sviluppo del business aziendale.

SCARICA LA LOCANDINA

 

I PUNTI STRATEGICI DEL PERCORSO

A) Analisi SWOT
È un processo di analisi che scaturirà da un questionario analizzato con le expertise best practice ADACI che porterà alla stesura dell’analisi SWOT, che potrà essere usata dal Socio per affrontare le minacce\rischi gestendo le debolezza per migliorare il proprio valore competitivo basandosi sui punti di forza cogliendo le opportunità.
B) Analisi delle opportunità di mercato
ADACI intende supportare il Socio nel Marketing di Acquisto analizzando assieme la matrice di Kraljic e verificando/proponendo opportunità di business e\o fornitori. Per avere i dati necessari all’analisi sarebbe possibile utilizzare delle indagini di mercato, degli eventi promozionali ad hoc o dei focus group riuscendo a:
  • Ascoltare gli acquirenti/aziende per poter studiare le loro richieste e trovare nuove opportunità o migliorare il  prodotto.
  • Ricevere idee ed opportunità nuove con soluzioni che non conoscevi ma che sarai in grado di soddisfare.
C) Sviluppare il contatto
I buyer\Resp Acquisti\CPO potranno scegliere di utilizzare\ingaggiare degli “accompagnatori Virgilio”, inseriti in una lista di professionisti forniti da ADACI che potranno supportare lo sviluppo del MKT di Acquisto in modo discreto e rispettoso per ricevere opportunità di business adatte e selezionate.
D) Marketing per il network
Il Socio potrà gratuitamente sia iscriversi al portale Opportunity sia partecipare agli eventi ADACI di networking per poter ricevere informazioni e selezionare le soluzioni più adatte.
E) Finalizzare l’opportunità
ADACI potrà supportare il buyer fino all’incontro con l’azienda partner cercando di coniugare al meglio le necessità del compratore e del venditore
F) Il modello di business e i costi
Il servizio VIRGILIO è gratuito per i soci ADACI, lato buyer. Le Aziende partner di ADACI contribuiranno economicamente allo sviluppo del progetto.

ADACI ha stipulato un accordo con ODM del gruppo GI GROUP per rilasciare al SOCIO un’analisi del benchmarking retributivo, a fronte della compilazione di una scheda atta a profilare le competenze\posizionamenti del richiedente.
Per maggiori informazioni potrai contattare i referenti ADACI attraverso la segreteria nazionale, all’indirizzo email informazione@adaci.it o al numero 02-40072474

 

Sei un’azienda? Vuoi sviluppare il tuo network commerciale? Clicca qui!

 

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News, raccomandazioni e aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus

In questa sezione metteremo a vostra disposizione tutti gli articoli, gli aggiornamenti e le informazioni relativi all’emergenza Coronavirus.

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Approccio al rischio nella supply chain e misure di contenimento

In seguito alla diffusione pandemica del Covid-19, partito meno di due mesi fa dalla lontana Wuhan (Cina) e ormai attivo in tutto il mondo, ma con particolare virulenza nel nostro Paese, in ADACI è emersa la necessità di comprenderne più approfonditamente gli effetti sulle imprese e contribuire nell’identificare appropriate modalità per orientare gli sforzi dell’associazione a supporto delle misure di contenimento definite dagli interventi del Governo: sensibilizzando opportunamente tutti gli associati e coinvolgendoli nella promozione di attività di mutuo soccorso dirette a favorire la business continuity, con un lavorio costante di manager ed imprenditori.

Per questo, ADACI ha reso disponibile ai soci la piattaforma restart-opportunity per velocizzare le attività di networking, per supportare le aziende che per prime sono state colpite, nell’intento di sviluppare un forte network relazionale al quale unire un’offerta smart composta da: best practices, informative degli sportelli, team ricerca e sviluppo, formazione online, eventi virtuali.

In particolare, è stato lanciato un questionario (disponibile al link: https://it.surveymonkey.com/r/3JLGHJP), con scadenza di compilazione a fine marzo 2020, per fotografare la risposta delle aziende nel momento più duro, mentre fronteggiano coraggiosamente un nemico invisibile ed insidioso.

Il questionario rimane poi disponibile per poterne rilevare gli aggiornamenti a cadenza mensile.

In questi giorni il nostro Paese sta attraversando momenti molto difficili, in cui la salute degli italiani è messa in pericolo e la tenuta del tessuto produttivo-economico è a rischio. Ci rendiamo tutti conto della gravità della situazione che stiamo vivendo. I manager e il loro staff sono chiamati alla loro massima responsabilità, adottando tutte le misure previste per le aziende commerciali e produttive, assicurando tutte le misure di contenimento e di protezione che la pericolosità della pandemia richiede.

Coloro che hanno risposto al questionario sono:

  • 24% Buyer, 28,6% CP0, 15 % SCM, 5% Direttori di Produzione, 27,4% di altre funzioni aziendali.
  • in aziende attive per l’80% nell’ambito della produzione e per il 20% dei servizi.
  • In aziende situate per il 30% nel Nord-Est, 35% nel Nord Ovest, 18% nell’Emilia Romagna, 8,5% in Toscana/Umbria e 8,5% nel Sud/Isole.

La fotografia comprende molti settori importanti, tra cui in primis: alimentare, farmaceutico, chimico, automotive, meccanica e automazione industriale, bancario e del mondo dei servizi.

Si tratta di un cluster di imprese significativo, che ha visto la partecipazione per oltre il 37% di aziende medie e di grande dimensione con oltre i 500 dipendenti e per la restante parte di PMI.

Si sono evidenziati aspetti positivi e negativi dell’approccio al rischio nella supply chain e delle misure di contenimento. L’aspetto positivo è legato alla proattività e alla rilevazione dei segnali deboli delle varie funzioni aziendali. L’aspetto negativo lo troviamo nella massima frequenza, un basso livello di sensibilità al rischio promosso dalla norma ISO 22301: 2019 (norma di Business Continuity).

L’interpretazione che possiamo osare è che la continuità operativa delle attività aziendali è intesa a tutela del patrimonio aziendale quali impianti e attrezzature, fonti di energia, salvaguardia dei dati e della tutela delle persone. Ma, questa volta, altro che interruzione! Siamo in una crisi che non separa gli ambiti di applicazione e non si limita all’applicazione della ISO 45001: 2018.

Il Covid-19 impatta su tutto: dal magazzino, alla logistica, alla sicurezza, ai rapporti commerciali, alla salute e sicurezza dei dipendenti (HSE), alla struttura ICT interna ed esterna all’azienda.

Tocca le persone in primis, e con esse la finanza, l’economia, la resilienza dei nostri territori.

Ampliando lo sguardo ai mercati internazionali, la crisi da sanitaria rischia un effetto domino di crisi economica per degenerare in finanziaria. La pandemia sanitaria, di fatto, entra in scena alla fine di un lungo ciclo espansivo e di ripresa per l’Europa. Si tenga conto che, in un recente intervento a Milano alla fine del 2019, il prof. Edward Altman, ospite alla CPO Lounge a Stresa, aveva dichiarato che tutti i governi avevano una leva finanziaria alta, con indebitamento significativi.

Ritornando alla survey possiamo sintetizzare le ricadute negative in:

  1. La rarità della presenza di una risorsa dedicata al “risk management” per raccogliere informazioni, gestire l’emergenza in modo coordinato e su più fronti. Risorsa che possa intervenire valutando la situazione con tutti gli stakeholders coinvolti interni ed esterni e faciliti la gestione dell’emergenza.
  2. Quando lo scenario è complesso lo si affronta con una adeguata task force. Task force interna alle aziende, mobilitata con la partecipazione di HR, COO, SCM, CPO, RLS, RSPP, Medico Competente e che si è relazionata con gli organi della Provincia, Confindustria, Sportelli Associativi, Professionisti ed Esperti per agire rapidamente nell’affrontare questo rischio di salute pubblica. Attività che diventa prioritaria rispetto alla routine.

Nonostante questo contesto, immediata e forte è stata la reazione dei supply chain manager e dei direttori acquisti per non compromettere la continuità aziendale nel breve. Ben consapevoli della possibilità di contagio, hanno immediatamente e con determinazione reagito in applicazione dei decreti, per oltre il 95% dei rispondenti.

Le azioni di business continuity, attuate prima del 12 Marzo 2020 dalle aziende rispondenti sono un esempio più che positivo della capacità delle nostre aziende di adattarsi velocemente ed essere resilienti.

Tra le misure di business continuity introdotte a tutela delle persone che sono state adottate nella maggioranza dei casi vi sono: smart-working, alternanza delle posizioni apicali in azienda, turnazione del personale presente in azienda, limitazione dei viaggi, limitazione delle riunioni in presenza, abolizioni di corsi in presenza e divieto di partecipare ad eventi, limitazione di interventi tecnici all’estero, rimodulazione degli incontri coni fornitori in modalità virtuale.

Con grande professionalità gli esperti del procurement e della logistica hanno dato priorità alle valutazioni di impatto: verifica delle coperture assicurative aziendali, verifica dei contratti fornitori e clienti nelle clausole di forza maggiore per la valutazione di impatto economico e finanziario e dando disposizioni per un piano di emergenza. Per il forte contatto con l’esterno, si è rilevata un’intensa attività di comunicazione ai fornitori ed alle parti interessate, per istituire precauzioni sia per l’incoming che per l’outbound. In questo ambito la situazione è variegata a seconda degli interlocutori e dei paesi con cui si relaziona l’azienda (fig.3):

Fig. 3 – A merce disponibile, si sono allungati i transit time delle azioni che sta attivando l’azienda

In questo momento di emergenza nazionale i criteri di efficienza ed efficacia passano in secondo piano rispetto alla tutela di tutte le attività aziendali nel loro complesso. I dati rilevano che la funzione ha mantenuto il focus sul mercato di acquisto, attivato rete di networking informativo lungo la filiera e la supply chain per anticipare la disponibilità di materiale. Situazione particolarmente critica per commodity di HSE; sia in Europa che nel mondo prodotti come disinfettanti e protezioni individuali (come le mascherine) scarseggiano e sono inferiori all’attuale domanda. In modo pragmatico la funzione ha dimostrato competenza e professionalità intraprendendo tutte le azioni possibili per il reperimento del materiale con serenità e lucidità. Dai prestiti di materiale alle misure alternative, alla ricerca di nuovi fornitori o alla sostituzione con servizi specializzati per assicurare igiene nei luoghi di lavoro.

Fig. 4 – Item e commodity di emergenza

A detta degli specialisti del settore la domanda crescente sia di disinfettanti che di mezzi di protezione individuale è dovuta in primis agli ospedali e al settore farmaceutico, per garantire il servizio di cura e la produzione di prodotti farmaceutici. Inoltre, il nuovo decreto sulla sicurezza dei luoghi di lavoro degli ultimi giorni ha esteso le misure di protezione anche in ambito industriale e di conseguenza c’è stata una nuova impennata di richieste. Nuovi produttori – di provenienza India, Turchia e Africa – si propongono con disponibilità di materiale e richiesta di pagamento anticipato: fornitori non noti, su cui occorre reperire informazioni in loco. La Cina, primo produttore mondiale di mascherine, aveva una produzione giornaliera, prima della pandemia, di 20 milioni di pezzi al giorno; nel giro di 2 settimane hanno convertito interi impianti di produzione raggiungendo la cifra giornaliera di 120 milioni di pezzi/giorno: https://www.corriere.it/esteri/20_marzo_12/coronavirus-nuovo-dominio-cinese-produzione-mascherine-antivirus-f79427ce-6441-11ea-90f7-c3419f46e6a5.shtml; ma ancora destinati al mercato interno. Solo dalla seconda metà di marzo il Governo cinese ha autorizzato una percentuale minima destinata all’export. Iniziano a mancare anche le tute di protezione, i guanti ed i disinfettanti intesi come presidio medico chirurgico (PMC). Per questi ultimi, i produttori non hanno aumentato i prezzi, ma hanno vincoli produttivi per saturazione e le produzioni vengono assorbite, quasi interamente, dagli Ospedali. Si sta sviluppando un nuovo mercato basato su prodotti di cosmesi contenenti almeno il 60% di alcool e viene segnalato come prodotto sostitutivo ai classici Gel disinfettanti lavamani, ove non sia richiesto specificatamente un presidio medico chirurgico.

Al momento i produttori di gel lavamani hanno difficoltà di approvvigionamento di materia prima (Alcool denaturato) – soprattutto dopo il blocco, in dogana, di alcune merci in arrivo da Francia e Germania – e non riescono a soddisfare la domanda di mercato. Si stanno esplorando nuove opportunità per il mercato interno dei produttori di alcool alimentare, le distillerie nazionali, aziende medio piccole locali che sono ormai invase da ordini.

I nostri professionisti, nel contempo, stanno giocando di anticipo sui mercati e hanno già messo in campo le attività di scouting, ricerca di prodotti alternativi e sostituzioni di prodotti normalmente in uso.

 Fig. 5 – Misure di contenimento degli Approvvigionamenti

Con l’allargarsi del numero dei contagiati ufficiali da Covid-19 in Italia è salito anche il numero di Paesi, in Europa e nel mondo, che ha deciso di adottare precauzioni nei confronti dei viaggiatori e merci che arrivano dall’Italia, fino a considerare la chiusura delle frontiere.  

È sicuramente opportuno avere informazioni aggiornate e capire se è possibile programmare trasporti, sbloccare merci, valutare un rinvio o un annullamento di viaggio e, infine, capire se si ha diritto a un risarcimento/rimborso.

Ricordiamo a tal proposito che fino al 3 aprile gli italiani possono viaggiare solo per comprovate esigenze di lavoro, necessità personali, motivi di salute o rientrare al proprio domicilio/residenza e che il Ministero degli Esteri sconsiglia ogni viaggio/spostamento non essenziale da quando la pericolosità di Covid19 è stata elevata al livello di Pandemia. La scelta degli organi direttivi di ADACI è stata di adottare, fin dall’inizio, il lavoro agile, puntando sulla fiducia e sulle persone dotate di opportuna connessione.

Conclusioni

Il DNA della funzione non è attendista. Lo stesso vale per tutti quei lavoratori che vivono l’azienda come se fosse loro. Chiudere equivarrebbe a contabilizzare perdite del patrimonio dell’azienda, con impatti devastanti anche sulla ripresa, mantenere attive le operatività primarie permette alle aziende di dare continuità.

Il tessuto industriale italiano è unico e costituito da piccole, medie e grandi aziende, ma vulnerabili in questa emergenza.
In questo contesto di grande incertezza, in concreto, l’azienda che si integra con la filiera dei fornitori e dei clienti riesce ad ampliare le informazioni e attivare strategie concordate e realizzabili anche nel brevissimo termine.

Riusciremo a salvaguardare la produzione delle filiere lunghe? Come nel farmaceutico con la chimica, packaging, logistica, manutenzioni e assistenza tecnica.

Nel nostro paese esistono ancora centri di eccellenza e piccoli settori che la globalizzazione non è riuscita ad eradicare. Quindi un’alternativa c’è sicuramente su cui possiamo contare.

Alla domanda su “quali ripercussioni leggete oggi nei vostri settori”, leggiamo: posticipo di ordini cliente, criticità nelle spedizioni, mancanza di materiali e annullamento di ordinativi. Ma chiudere significherebbe regalare ai competitor posizioni di mercato.

Abbiamo scoperto sulla nostra pelle quanto gli altri paesi tengano agli interessi economici. Per questo bisogna in tutti i modi bloccare la contaminazione del Coronavirus.

La situazione è grave, ma vogliamo pensare che in questa situazione tutte le parti in causa – politica, imprenditori e sindacato – sappiamo convergere verso un orizzonte comune, per il bene comune sociale, economico ed ambientale. Regole rigide, a tutela di tutte le componenti che fanno parte dell’azienda.

Combattiamo questo nemico insieme, uniti fianco a fianco, adottando comportamenti corretti e cauti, così come richiede la situazione. Manteniamoci consapevoli, operosi, solidali ed anche questa dura prova sarà superata.

Grazie per l’attenzione.

Federica Dallanoce                                                  Organi direttivi di ADACI        
Segretario Generale ADACI

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Il futuro degli acquisti? Autonomous Procurement!

Come prepararsi oggi al procurement di domani

La rapida evoluzione delle tecnologie digitali quali Intelligenza Artificiale (AI), Machine Learning, robotic process automation (RPA) e l’Internet of Things (IoT) sta guidando inesorabilmente la gestione del processo di acquisto verso modelli di “Automous Procurement”. La trasformazione è già iniziata, con piattaforme che incorporano l’intelligenza necessaria per compiere autonomamente attività ripetitive fortemente time consuming, quali ad esempio il controllo documentale relativo ai fornitori, ma non solo; grazie alla capacità di apprendere dal comportamento degli utenti, le soluzioni più avanzate abilitano assistenti digitali sempre più evoluti, in grado di guidare gli utenti nello svolgimento delle attività quotidiane e nei processi decisionali.

“L’intelligenza artificiale è già presente nella nostra soluzione JAGGAER ONE e aiuta gestire la complessità insita nei processi source-to-pay” spiega Mario Messuri, General Manager JAGGAER Italia e VP South Europe.

L’evoluzione verso l’Autonomous Procurement prevede 4 passaggi, schematizzati nella figura.  Si tratta di un percorso lungo ma è importante essere consapevoli del proprio posizionamento per implementare le azioni necessarie per non restare indietro nella digital procurement transformation.

Il webinar “Four steps to Autonomous procurement”, condotto da Amenallah Reghimi, Director of Product Management JAGGAER affronta il tema focalizzando su:

  • panoramica sul percorso verso l’Autonomous Procurement
  • tendenze evolutive del procurement nei prossimi 10 anni
  • perché è importante partire subito per avere successo tra dieci anni
  • come JAGGAER può supportare il viaggio verso l’autonomous procurement

Clicca qui per vedere il webinar ondemand gratuitamente >>

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