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ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Come difendere la proprietà industriale? Con lo Sportello Proprietà Industriale ADACI trovi le soluzioni per fare savings importanti.

Adaci fornisce un servizio specialistico di sportello in tutela della Proprietà intellettuale ed industriale, dedicato agli associati che intendono in internazionalizzare e potenziare attraverso l’innovazione le proprie attività.

Lo sportello Proprietà industriale Adaci aiuta ad individuare le migliori forme di tutela dei diritti di proprietà intellettuale e industriale (Invenzioni, Modelli di utilità, Disegni e modelli, Marchi d’impresa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, diritto d’autore, tutela del know how, ecc.).

Le imprese, nelle quale operano i nostri soci, che sono interessate a un supporto finalizzato alla protezione, allo sfruttamento e la difesa dei diritti di proprietà industriale, potranno usufruire di una preliminare assistenza gratuita in materia erogata da un professionista accreditato presso l’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) e l’EUIPO  (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale).

Presso lo sportello Proprietà Industriale Adaci sarà possibile:

1) depositare domande di:

– marchi nazionali;

– marchi UE;

– marchi internazionali;

– disegni e modelli nazionali ed internazionali;

– brevetto nazionali ed internazionali (invenzione industriale, modello di utilità, nuove varietà vegetali).

2) presentare la modulistica per:

– annotazioni;

– trascrizioni;

– scioglimento di riserva e ricorsi alla commissione competente contro i provvedimenti dell’ufficio italiano brevetti e marchi.

3) richiedere consulenza in merito a contratti di licenza, accordi di riservatezza ed altri contratti per la salvaguardia dei diritti di proprietà industriale delle imprese.

 

È possibile richiedere un appuntamento con lo sportello IP ADACI compilando il modulo richiedendo un appuntamento compilando il form presente al seguente link: https://www.adaci.it/sportelli/sportello-proprieta-intellettuale-marchi-e-brevetti/

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Materiali e tecnologie: una partnership strategica per aumentare il valore della catena di fornitura.

Per William Edwards Deming:

“La competizione porta alla sconfitta, persone che tirano la corda in due direzioni opposte si stancano e non arrivano da nessuna parte”.

L’innovazione continua rientra fra i fattori chiave per introdurre cambiamenti ed avere vantaggi nella supply chain.

Porter ( accademico ed economico Statunitense ) con il modello delle cinque forze competitive ha creato uno strumento per poter valutare la propria posizione competitiva.

Ma ci sono anche altre forze da tenere in considerazione come gli scenari geo-politici, oligopoli, settori declinanti, mercati ecc.

La domanda fondamentale da porsi è quanto valore trasferiscono i fornitori è importante per avere vantaggi competitivi differenzianti rispetto alla banale fornitura ( IAS 38 – Intangible Assets http://www.ifrs.org ).

La scelta di fornitori, materiali e tecnologie si rivela fondamentale per non avere muda o colli di bottiglia nella supply chain.

Co-innovazione un esempio.

Per progetto disco freno Cliente aveva come obiettivi riduzione costi – items e fornitori, riduzione time to market, aumento valore intrinseco innovazione prodotto da trasmettere per l’utilizzatore finale.

Il progetto prevedeva 3 parti ( 2 in ghisa e 1 alluminio ) da assemblare con la tecnica dell’incollaggio per poi procedere alle operazioni di lavorazione meccanica e finitura.
Gli obiettivi risultavano poco perseguibili anche se si fosse deciso di cercare fornitore con il pricing più basso in low cost countries.

Un’attenta analisi e valutazione delle varie opzioni ha consentito di riprogettare il pezzo in monoblocco con utilizzo di un solo materiale ( alluminio ) e unico fornitore che è capocommessa.

Si può continuare a far da soli con proprie risorse Aziendali e lasciare a concorrenti anche di funzione innovare e prendersi i meriti, oppure rivolgersi a hub tecnologici come lo Sportello Fonderie e Metalli di Adaci ( https://www.adaci.it/sportelli/sportello-fonderie/ ).

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Scelta dell’ibrido o elettrico nella flotta aziendale? Chiedi allo Sportello Fleet Management ADACI    

Mi è venuto spontaneo voler scrivere sull’argomento, soprattutto vedendo la miriade di spot pubblicitari sulle auto ibride o plug-in hybrid che si vedono al momento in tv e nelle varie pubblicazioni.

Sorge la domanda del come e perché si dovrebbe introdurle nella propria flotta auto aziendale.

Come si nota in uno spot d’una nota casa tedesca, non è per niente facile scegliere l’auto giusta.

Ci sono, a mio parere, un paio di fattori da valutare.

Parliamo del costo. È vero che una ibrida ci consente di non consumare carburante durante i tratti più corti e quelli fatti in città.

La domanda è : ma la possiamo dare a tutti ?

Certo che no ! Il veicolo ibrido viene dato idealmente ad una figura che si sposta da casa alla sede e non ha utilità di andare in autostrada. Il risparmio fatto sulle tratte brevi, verrebbero annullate con le tratte dove si va a più di 50 km/ora.

Un’altra valutazione da farsi (è questo è un dato che nessuno ha in mano) : il dipendente ha intenzione di traslocare ed andare a vivere più lontano ? Nell’affermativa, possiamo continuare a lasciargli l’ibrida ? O dobbiamo riassegnarla ad un’altra risorsa ?

Di certo questa ibrida non può essere data ad un capo area che deve girare per varie sedi dell’azienda. Non si può dare ad un tecnico che deve fare vari interventi nella sua zona (dipenderà dall’area di sua competenza).

Mi ricordo di aver avuto una ibrida per una settimana. Il mio profilo ci stava finché ho visto il consumo reale. Avevo 24 km A/R da casa alla sede. Ma dovevo spostarmi in altre sedi 2 volte a settimana. Quindi autostrada e quindi consumo di benzina. La mia media è stata di 7 litri / 100 km !

Altro che gasolio !

Valutiamo anche la plug-in hybrid o elettrica. Per poterne usufruire al massimo, abbiamo necessità d’installare delle colonnine. Abbiamo lo spazio adatto in azienda ? Dobbiamo installarla a casa del dipendente ? Ma il dipendente è proprietario o è inquilino ? Vive in una casa o in un condominio ? Le spese per l’installazione sono a carico di chi ? E se lascia l’azienda ? Cosa succede con la colonnina ? Le spese elettriche, chi la deve pagare ? è considerato un benefit anche questo ?

In Nord Europa dove il benefit viene calcolato sull’emissione CO², negli ultimi anni sono stati modificati i calcoli per il benefit. Gli stati si sono resi conto che non c’era nessuna certezza che l’ibrido venisse utilizzato in modo ecosostenibile.

Mettiamo che decidiamo di mettere le colonnine in azienda. Avete considerato il consumo di elettricità che la ricarica genera ? Non a caso una nota casa ha deciso di multare chi tiene le macchine in carica mentre sono cariche. La vostra elettricità consumata è davvero ecosostenibile se è questa la vostra motivazione principale ?

Mettiamo che decidete di non mettere le colonnine ma che vi affidate alla rete. Ad oggi, ci sono più di 7000 punti di ricarica (da dividere in prese > 11Kw e meno)

Siamo tutti d’accordo che va fatto qualcosa nell’era di Greta. Non possiamo più guardare dall’altra parte. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei nostri figli.

Sarò anche controcorrente, ma siamo realisti. La realtà aziendale è tutt’altro che la realtà del consumatore medio.

Per qualsiasi approfondimenti, domande, critiche, vi prego di compilare il form presente al seguente link: https://www.adaci.it/sportelli/sportello-fleet-management/

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Lo Sportello Supporto Finanziario ADACI al tuo servizio: come orientarsi oggi nel complesso panorama bancario e finanziario

Oggi più che in passato la complessità del mondo finanziario comporta, per l’azienda e l’investitore, un’attenta analisi delle proposte, degli investimenti, dei costi e delle possibilità di finanziarsi e/ o coprirsi contro i rischi di mercato.

Noi dello Sportello Finanziario vogliamo portare ai Soci ADACI testimonianza del nostro modo di operare menzionando un’azienda di servizi del torinese che ci ha richiesto, alcuni mesi fa, un’analisi preliminare su un cospicuo numeri di contratti leasing già in essere.

Emerse alcune criticità soprattutto in relazione ai tassi praticati e ad alcune clausole vessatorie per l’azienda abbiamo consigliato di procedere con una valutazione più approfondita.

Grazie al nostro intervento, l’azienda è riuscita ad ottenere dalla società di leasing condizioni più vantaggiose con un risparmio e saving  in termine di canoni da corrispondere di euro 400.000,00!

L’imprenditore che per ragioni di privacy non è menzionato è pronto a fornire testimonianza diretta.

Lo Sportello Finanziario è al fianco di tutti i Soci ADACI e si pone come un “collega” tuo supporto, contattalo senza esitazioni compilando il form presente alla pagina: https://www.adaci.it/sportelli/sportello-supporto-finanziario/

 

 

 

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Lavoro: si ricerca un Ingegnere Gestionale per azienda italiana operante in Brasile

Per importante società Italiana, stiamo cercando una figura da inserire nella filiale in Brasile che possa coordinare la produzione e le attività di stabilimento riportando direttamente alla sede italiana.

Si darà preferenza a figure laureate in ingegneria gestionale, anche con breve esperienza lavorativa.

La ricerca è riferita a persone di ambo i sessi.

Si prega di inviare le candidature indicando nell’oggetto CVBrasileADACI  all’indirizzo e-mail paolo.musso@adaci.it

 

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Promuovi la tua azienda a Opportunity 50: ti aspettiamo il 25 ottobre a Mogliano Veneto (TV)

Ti occupi di sviluppo commerciale?

Stai valutando nuove opportunità per la tua azienda?

Vuoi incontrare buyer di vari settori merceologici di persona?

Ottimizza il tempo del tuo staff commerciale!

 Opziona un tuo stand e la tua visibilità per OPPORTUNITY 50 in programma il

25 OTTOBRE A VILLA BRAIDA, MOGLIANO VENETO (TV)

Durante l’evento saranno organizzati:

  • incontri commerciali;
  • incontri di networking (speed meeting);

 Buyer e Aziende Espositrici avranno a disposizione degli spazi di incontro dedicati.

Come confermare la presenza della tua azienda come Partner dell’evento?

Contatta Paola Camporese – Segreteria Commerciale ADACI Tre Venezie (Tel. 049-8077125sez.trevenezie@adaci.it)

oppure Fabrizio Santini – Presidente Nazionale ADACI (fabrizio.santini@adaci.it)

 

 

Cosa è Opportunity 50?

Sempre più frequentemente le aziende devono cercare nuovi canali di approvvigionamento e, prima di investire in questi, devono assicurarsi della loro affidabilità, solidità, qualità e quant’altro necessario per evitare rischi futuri. Spesso le aziende si trovano di fronte alla necessità di dover acquistare merci o servizi nuovi o per i quali non hanno potere contrattuale.

Il progetto ”OPPORTUNITY” di ADACI vuole essere una risposta all’esigenza di massimizzare l’efficacia del percorso di ricerca dei fornitori.

Durante l’evento saranno organizzati sia incontri commerciali e\o di networking (speed meeting), dove i buyer e le aziende espositrici avranno a disposizione degli spazi di incontro dedicati, sia delle tavole rotonde parallele nelle quali si potranno scambiare esperienze professionali con il preciso intento di fornire strumenti per aumentare il valore competitivo della funzione acquisti e delle aziende. Inoltre si svolgeranno interventi in plenaria professionalmente stimolanti attraverso esperienze vissute.

SCARICA LA LOCANDINA

Come confermare la presenza della tua azienda come Partner dell’evento?

Contatta Paola Camporese – Segreteria Commerciale ADACI Tre Venezie (Tel. 049-8077125 – sez.trevenezie@adaci.it)

oppure Fabrizio Santini – Presidente Nazionale ADACI (fabrizio.santini@adaci.it)

 

PARTNER CHE HANNO CONFERMATO LA LORO PRESENZA:

   
   
   
   
   
 

 

PARTNER TECNICO:

 

MEDIA PARTNER:

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A Grosseto e Siena il WorkShop: “L’evoluzione del Responsabile Acquisti per la PMI Cosa vuol dire acquistare oggi”

Il Workshop è organizzato da AssoServizi Confindustria Toscana Sud in collaborazione con ADACI Toscana e Umbria e si svolgerà nelle seguenti date e sedi:

  • Giovedì 10 Ottobre 2019 – Ore 16.00-18.30
    Grosseto
     – Via Monte Rosa, 196
  • Giovedì 17 Ottobre 2019 – Ore 16.00-18.30
    Siena
     – Via Dei Rossi, 2

Partecipa al Workshop Gratuito

Il Workshop è finalizzato a presentare la figura professionale del Responsabile Acquisti, analizzandone le skills strategiche in quanto fondamentali per la gestione di molti fattori critici in cui operano le aziende: la concorrenza, la difficoltà a gestire flussi di pagamenti, la pianificazione dei piani finanziari, l’evoluzione dei prezzi delle materie prime, la necessità di mantenere il corretto rapporto fra la qualità dei propri prodotti e i prezzi di vendita. La trattativa rimane pur sempre una delle principali leve per la riduzione del costo di acquisto.

PROGRAMMA WORKSHOP

  • 16.00 Registrazione dei partecipanti
  • 16.15 Il Responsabile Acquisti e la gestione di una trattativa vincente: Cesare Zinani (Procurement professional ADACI – Presidente Sezione Toscana ed Umbria)  
  • 16.40 La negoziazione strategica: Daniele Zotti (Deception Zone)
  • 17.00 Case history. Tavola rotonda a cura del Comitato Scientifico ADACI. Modera Ing. Fabrizio Santini (Procurement professional ADACI – Presidente Nazionale)
  • 17.30 Presentazione del percorso formativo Giovanni Mascagni (Responsabile Education Toscana Sud)
  • 18.00 Chiusura lavori – Aperitivo

 ISCRIVITI QUI PER PARTECIPARE AL WORKSHOP!

Percorso Formativo: Responsabile Acquisti per la PMI  – 32 Ore

Assoservizi, in collaborazione con ADACI, Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, organizza il corso Responsabile Acquisti per la PMI. Comprare oggi significa molto di più che soddisfare le esigenze degli enti richiedenti. Spendere bene i soldi dell’azienda implica la conoscenza della mission aziendale e dei diversi modelli di business, l’oculata gestione dei processi e l’attenta analisi dei mercati di fornitura. Il corso base acquisti offre una rassegna sintetica ed efficace di queste conoscenze e degli strumenti da utilizzare per gestire in modo professionale i processi d’acquisto nelle aziende sia industriali sia del terziario.

OBIETTIVI: Il miglioramento delle performance, l’efficienza del processo d’acquisto, e la riduzione dei costi, devono coniugarsi con il mantenimento di una relazione costruttiva con i fornitori. Il corso propone metodi e strumenti adatti a tutti i settori di attività, con l’obiettivo di trasmettere le competenze indispensabili ad esercitare la funzione e le skills necessarie ad affermare il proprio ruolo.

DESTINATARI: Il corso si rivolge a nuovi addetti agli acquisti e ai buyer con esperienza interessati ad approfondire e analizzare in modo strutturato i processi e le tematiche interdisciplinari associate all’acquisto

METODOLOGIA – Taglio Pratico, Interazione, Case Study, Role Playing; – Docenti esperti del settore

DOCENTI: Manager esperti degli acquisti e Consulenti d’impresa che hanno sperimentato sul campo i processi e i modelli di business esposti in aula.

DURATA: 32  ore, 4 giornate con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00

Quota di partecipazione:

Corso Intero: € 600,00 + IVA per le Aziende associate a Confindustria Toscana Sud € 800,00 + IVA per le Aziende non associate

Singolo Modulo: € 200,00 + IVA per le Aziende associate a Confindustria Toscana Sud € 250,00 + IVA per le Aziende non associate

Informazioni e adesioni

Contatta il nostro staff per avere maggiori informazioni:

Sede di Grosseto: Tiziana Carrozzino: Tel. 0564/468811 – t.carrozzino@confindustriatoscanasud.it
Sede di Siena: Sandro Boddi: Tel. 0577/2571 – s.boddi@confindustriatoscanasud.it

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A Torino, lunedì 6 maggio “Smart Factory: tra innovazione e tradizione”.

La H.E.R. Human Evolution Resource promuove una tavola rotonda dal titolo “Smart Factory: tra innovazione e tradizione”, Lunedì 6 Maggio 2019 alle ore 14:00, presso il Nuovo Polo Didattico della Scuola di Management ed Economia, AULA ROSA, in Via Filadelfia 73, a Torino.

L’evento si configura come un momento di confronto, a partire dai risultati della formazione Industry 4.0 finanziata ed erogata e dall’idea di potenziamento e valorizzazione del settore Formazione, come motore di sviluppo sia per le aziende che per i territori Regionali.

Introdurranno i lavori Francesca Culasso, Direttrice Dipartimento Management Università di Torino, Gianna Pentenero, Assessore Istruzione e Formazione Professionale Regione Piemonte, Silvio Barbero, Vice Presidente UNISG e Graziella Boi, Presidente H.E.R.

Moderatore dell’incontro: Guido Avigdor, Eggers 2.0.

Testimoni d’eccezione saranno Teo Musso, Presidente Rete Baladin per lo Sviluppo Sostenibile; Alessandro Mario Ferrario, Direttore Birrificio Agricolo Baladin; Sergio Blengini, Legale Rappresentante Informatica System; Gianluca Spallotta, Vice Presidente Rete RID; Marcello Berta Format s.r.l., che condivideranno le loro esperienze aziendali all’interno dei piani formativi Industry 4.0.

Al dibattito sarà presente anche Maria Lapietra, Assessore Trasporti del Comune di Torino, con l’argomento “Interventi Industry 4.0 del Comune di Torino sui trasporti pubblici” nonché i rappresentanti dei piani in erogazione Giuliano Sarati, Rappresentante legale Biosanisystem, Paolo Aquilina, Amministratore Fortek e Raffaele Maldi, Amministratore delegato NIS.

Seguirà poi un confronto tra nuove competenze richieste dall’Industry 4.0 e profili professionali regionali, nuovi stili di didattica e valorizzazione dell’esperienza, a cui interverranno: Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform, Amministratore delegato Digital Magics; Valter Cantino, Professore Ordinario Dipartimento di Management – “Education 4.0”; Alberto Parola, Docente di Metodologia della Ricerca Mediaeducativa, Università di Torino, Psicologo – “Formazione, Complessità, Trasformazione: verso un progetto sistemico basato su valutazione e auto-valutazione di competenze”.

Le conclusioni dei lavori del pomeriggio verranno affidate ad Amarildo Arzuffi, Direttore Area Formazione di Fondimpresa, al cui intervento seguirà un aperitivo per tutti gli intervenuti alla tavola rotonda.

L’Evento è finanziato nell’ambito dei piani formativi su Innovazione di prodotto processo degli Avvisi 3/2015, 2/2016, 5/2017 da Fondimpresa e promosso da H.E.R. Human Evolution Resource

Partner di progetto: Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Management e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche

Con il patrocinio di: ADACI – Associazione Italiana Acquisti e Supply Management

Media partner: Creativa Impresa di comunicazione

Scarica qui la locandina con il programma completo: Locandina-SMART-FACTORY-HER

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ANCONA: ALL’UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE CON ADACI PER PARLARE DI “DIGITAL PROCUREMENT”

Il 5 aprile 2019, presso l’Università Politecnica delle Marche, facoltà di Economia, nell’ambito del corso di Strategie di Impresa – Prof.ssa Maria Rosaria Marcone –  si è svolto il seminario formativo dedicato alla “Trasformazione Digitale degli Acquisti”. Oltre 25  studenti del 4° e 5° anno di Economia, hanno avuto modo di ascoltare la testimonianza di Gianluca Adduci – Supply Chain Processes Improvement Manager di Vitrociset a Leonardo Company e Vice Presidente ADACI Sezione Centro Sud. “La Digital Transformation sta cambiando profondamente il cuore delle aziende a ogni livello. Negli ultimi dieci anni si è assistito ad una notevole evoluzione nella gestione degli acquisti in azienda. Ci si è resi infatti progressivamente conto che questa funzione, se ben amministrata, può contribuire in maniera determinante all’aumento della marginalità di prodotto e, più in generale, al risultato operativo. Le ragioni di questa presa di coscienza risiedono nelle condizioni di mercato in cui le aziende operano, profondamente mutate rispetto al passato ed in continua e sempre più rapida evoluzione, con andamenti mutevoli e con un livello di competizione molto aggressivo. Il procurement è una parte importante nell’azienda e non deve puntare solo a perseguire l’efficienza nelle forniture, ma il suo obiettivo deve essere anche quello di migliorare il business aziendale. Il processo di trasformazione digitale è un passaggio fondamentale per le aziende che operano in tutti i settori, ed è un processo che deve partire dalla cultura aziendale per poi agire sulle procedure, sui modelli organizzativi sino ad arrivare alla customer experience. E’ necessario, assieme al cambiamento della cultura aziendale anche la trasformazione delle competenze delle persone che ci lavorano”.

ADACI Centro Sud Università Politecnica delle Marche

Università Politecnica delle Marche

ADACI Centro Sud Università Politecnica delle Marche

Gianluca Adduci con gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche

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Continuous learning per anticipare i cambiamenti e far evolvere gli ecosistemi aziendali: il punto di vista del Dr. Marcello Mancini (Ceo e fondatore Performance Strategies).

Il 15 settembre del 2008, poco dopo l’una di notte, falliva Lehman Brothers.

Era la quarta banca d’affari degli Stati Uniti d’America e l’emblema di come l’avidità imprenditoriale e manageriale possa distruggere e far crollare l’economia di interi paesi.

Con ricadute sociali e perdita di quanto faticosamente costruito mattone dopo mattone con la propria attività (che sia imprenditoriale o professionale).

Mi piace riprendere la risposta che ha dato il Dr. Dario Gallina (Presidente Unione Industriale Torino) ad una delle domande di una mia intervista:

“Come ho già detto, per le Pmi è sempre più necessario evolversi verso modelli gestionali e proprietari più evoluti.

Non è più vero che piccolo è bello: le imprese devono crescere, come dimensione ma anche come capacità strategica.
Devono dotarsi di modelli gestionali più complessi, utilizzare meglio e di più il management esterno alla proprietà familiare, delegare anche funzioni direttive e strategiche, diversificare le fonti di finanziamento (oggi al 99% bancario), aprirsi a capitali esterni e molto altro ancora e questo significa inevitabilmente che la governance sarà più aperta e gli stakeholders avranno un peso maggiore”.

Per William Edwards Deming:

“La competizione porta alla sconfitta, persone che tirano la corda in due direzioni opposte si stancano e non arrivano da nessuna parte”.

La formazione continua rientra fra i fattori chiave per cavalcare i cambiamenti e colmare gap competitivi che si vengono a creare nell’organizzazione.

Al riguardo ho approfondito l’argomento con il Dr. Marcello Mancini (Ceo e fondatore Performance Strategies).

Dr. Marcello Mancini, quanto l’informazione è fondamentale se trasformata dalle persone in conoscenza e condivisa per orientare il cambiamento nelle organizzazioni?

In questi 10 anni ho incontrato migliaia di persone provenienti da ambiti completamenti diversi, le potrei catalogare in 3 tipologie:

– chi si forma costantemente, studia, fa corsi, ma poi non applica
– chi è sul pezzo 24h24, ma non si ferma per aggiornarsi e quindi continua a commettere gli stessi errore senza capire il perché
– chi è più saggio e va a prendersi esattamente la formazione di cui ha bisogno, scaricando a terra, con azioni mirate, quanto ha appreso e aumentando di conseguenza il roif, che è il return of investiment in formazione

Come mi piace ripetere sempre, “la formazione è utile solo se è influenza il pensiero e modifica il
comportamento”.

Quali sono le skills che maggiormente incidono sulla crescita del business?


Al di là delle competenze tecniche e specifiche del settore di riferimento, penso ci siano delle competenze trasversali che hanno, più di altre, un forte impatto sul successo di un’impresa, come per esempio la leadership ovvero la capacità di capire, guidare, ispirare le persone a dare il meglio di sé in un progetto professionale e nel lavoro di team.

Determinante è pure la capacità di ogni manager, imprenditore o libero professionista a comprendere le leggi del marketing, individuare il giusto posizionamento di mercato (e
quindi farsi scegliere dal proprio target) comunicando con un messaggio ben preciso, ma anche far
comprendere come attrarre e convertire prospect e lead in clienti e infine la negoziazione, un’arte da imparare a qualunque livello e nel contesto di qualunque professione si svolga.

Per sua esperienza quanto la formazione specifica su tematiche quali efficacia personale, leadership, marketing, negoziazione e vendita contribuiscono alla crescita delle persone che si occupano anche di acquisti?

In parte ho già risposto prima, ma certamente chi si occupa di acquisti ha le stesse difficoltà/opportunità di chi sta dall’altra parte: il venditore.
In uno studio condotto dal professor Stuart Diamond, premio Pulitzer e docente di negoziazione alla Wharton School of Business della University of Pennsylvania emerge che il successo in una negoziazione è dettato per l’8% dalla sostanza (sconto/prodotto/argomento da contendere), per il 35% dal processo negoziale (come decido di impostare il discorso e in che modo inserisco tutte le informazioni), per oltre il 50% dalle persone.

Quando ci sono in ballo grandi obiettivi subentrano le emozioni, che vanno sempre
gestite in modo opportuno, capite e rese parte funzionale della comunicazione negoziale.

In mercati sempre più liquidi (per citare Zygmunt Bauman) quanto la brandship personale è un
intangible value anche per le Aziende e quali strumenti necessita avere nella propria toolbox?

 

Direi che sia fondamentale possederne molti.

In una società liquida, come direbbe Bauman, tutte le identità dei consumatori sono meno definite del passato e le scelte in fatto di acquisti dipendenti da condizioni varie e multiformi, che vanno oltre le appartenenze a classi sociali o corporazioni come in passato.
Oggi la narrazione di un brand è, per certi aspetti, più importante del prodotto stesso. Deve richiamare i valori ed esprimere in modo onesto la visione che c’è dietro, perché i consumatori hanno maggior accesso alle informazioni, hanno a disposizione una vasta gamma di possibili scelte da compiere e quando decidono di acquistare lo fanno spinti da sentimenti molto precisi.

Ecco che allora vengono in nostro soccorso le neuroscienze, capaci di farci avere un approccio specifico alle reali esigenze del mercato di riferimento, che sono tante e molto diverse.
È chiaro che ogni caso presupporrebbe un’analisi dettagliata, ma in linea generale posso dire che nella toolbox di ogni imprenditore dovrebbero esserci oltre che la capacità di guidare un team (leadership), l’abilità a comunicare il proprio brand, che si articola in tanti modi differenti.

Anche nella vendita, che è diventata davvero una scienza e richiede molta più applicazione del passato.

Autore Dr. Alberto Claudio Tremolada (Socio e Resp. Sportello Fonderie e Metalli Adaci).

Performance Strategies

Un evento organizzato da Performance Strategies

 

Leggi anche:  https://www.adaci.it/adaci-e-partner-di-sales-forum-levento-di-formazione-a-cura-di-performance-strategies/

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